In occasione della Settimana della Moda milanese, il celebre Quadrilatero — zona pedonale che incrocia via Montenapoleone, via della Spiga, via Sant’Andrea e via Manzoni — si è trasformato in un palcoscenico di novità: marchi storici ed emergenti che si contendono spazi prestigiosi, in un rinnovato assetto urbano che sancisce una scommessa sulla vitalità del lusso nel capoluogo lombardo.
Un’ondata di aperture che ridefinisce la geografia del lusso
Tra le inaugurazioni più attese quella di Saint Laurent, che al numero 8 di via Montenapoleone ha praticamente raddoppiato la superficie del suo flagship, arrivando a 1.300 metri quadrati distribuiti su tre piani. Il restyling è firmato dal concept ideato da Anthony Vaccarello, che mescola materiali pregiati — marmo, bronzo, legno d’eucalipto — a opere di design italiano e internazionale.
A poca distanza, Valentino ha riaperto in via Montenapoleone 20 con un layout completamente rivisitato su 1.170 metri quadrati distribuiti su tre livelli. Il bianco domina l’ambiente, scandito da inserti in nero, arredi in ottone e divani in velluto verde, per creare un universo elegante in cui convivono moda uomo e donna con accessori e cosmetica.
Non manca poi la novità internazionale: Dries Van Noten approda a Milano con il suo primo store, in via Brera 11 (quartiere limitrofo al Quadrilatero). Il concept “Gallery” — già sperimentato a Parigi e Bruxelles — è uno spazio di circa 50 metri quadrati dedicato ad accessori, profumi e beauty, inserito in un contesto caratteristico con volta in pietra e arredi su misura.
Anche marchi italiani come Alberta Ferretti e Ports 1961 partecipano alla trasformazione. Il punto vendita di Ferretti, in via della Spiga 26, si sviluppa su due piani per 250 metri quadrati e punta su un design minimalista, sobrio ma accogliente. Ports 1961 ha inaugurato uno store su due piani in via della Spiga 8, giocando su geometrie pulite e materiali selezionati.
In parallelo, Fendi prepara un passo importante: Palazzo Fendi Milano sorgerà sotto i portici di corso Matteotti con sei piani che includeranno retail, spazi per atelier e ristorazione, in un format ibrido che intreccia lusso e ospitalità. La boutique Celine in via Montenapoleone 25 sarà oggetto di restyling e ampliamento. E su fronti vicini, Gucci ha rinnovato il suo flagship da 1.800 metri quadrati in via Montenapoleone, privilegiando una linea architettonica più luminosa, sobria e minimale rispetto all’epoca Michele.
Un nuovo “assetto urbano”: tra interventi pubblici e semipedonalizzazione
L’intervento dei brand di lusso non è isolato: anche l’amministrazione comunale di Milano è coinvolta in un piano di riqualificazione strategica per le vie dello shopping. L’assessore al commercio Franco D’Alfonso ha dichiarato che è allo studio il progetto di semipedonalizzazione di via Montenapoleone, nuove pavimentazioni e un allestimento urbano rinnovato.
La collaborazione tra istituzioni e operatori privati nasce dall’esigenza di valorizzare l’attrattiva internazionale del distretto, che nel 2024 ha registrato 12,6 milioni di visitatori unici, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Tale numero segna un dato storico per l’area gestita dall’associazione MonteNapoleone, che raccoglie oltre 130 brand del lusso.
L’obiettivo appare chiaro: garantire che Milano rimanga una meta irrinunciabile per lo shopping di alta gamma, confermando il Quadrilatero come vetrina globale del lusso italiano.
Una ritrovata fiducia nel cuore del lusso milanese
Dietro le scenografiche aperture e i progetti ambiziosi c’è un segnale forte: il settore del lusso, nonostante le incertezze economiche globali, continua a investire sulla città. Il Quadrilatero non è più solo un’area commerciale, ma un campo di sperimentazione di nuovi modelli di esperienza retail, con boutique immersive, concept ibridi e una stretta interazione tra moda, architettura e città.
Il risultato è un quartiere in evoluzione, che riconferma Milano al centro delle carte del lusso mondiale, capace di fondere tradizione e innovazione.