L’autunno 2025 si conferma una stagione cruciale per il mercato dell’arte, in cui le aste di Londra, Parigi, Milano e New York si contendono l’attenzione dei collezionisti internazionali. Accanto alle grandi fiere come Frieze e Art Basel Paris, emergono nomi e opere capaci di catalizzare investimenti e suggestioni estetiche. È in questo contesto che spicca una notizia: il ritratto di Giorgio Armani realizzato da Andy Warhol è destinato a essere messo all’incanto da Phillips nel corso della settimana dell’arte londinese, e la maison anticipa inoltre, a Milano, un’asta di rilievo con la collezione Agostinelli presso Sotheby’s.
Un ritratto che diventa icona
Secondo quanto riportato, Phillips ha inserito nel proprio catalogo un ritratto di Armani eseguito da Warhol, probabilmente concepito con l’idea di trasformarlo in un’icona visiva dello stilista. L’opera è stimata in £600.000–800.000. Il legame tra arte e moda non è nuovo, ma la figura di Armani, scomparso di recente, conferisce all’opera un valore simbolico particolare.
Nello stesso catalogo, spicca anche My Body Knows Un-Heard of Songs di Flora Yukhnovich, stimata tra £900.000 e 1,5 milioni, che testimonia l’interesse crescente verso nomi emergenti capaci di reinventare la parola “pittura” in chiave contemporanea.
L’operazione milanese di Sotheby’s
Mentre Phillips punta su questo ritratto “di stile”, Sotheby’s rilancia in Italia: il 6 ottobre si terrà a Milano l’asta della collezione Agostinelli, che si distingue per un approccio curato ma eclettico. Il catalogo mette insieme mobili di grande raffinatezza — come un tavolino con gambe scolpite a forma di stambecco di Diego Giacometti o un paravento di Christian Bérard — e opere d’arte classiche e contemporanee.
Uno dei pezzi forti annunciati è un olio su tela di Jacopo Tintoretto, Concerto delle Muse, che muove stime tra €300.000 e 500.000. Nell’insieme, l’asta milanese si propone come un simbolo del ponte tra arte storica e gusto collezionistico moderno.
Il contesto e le cifre che contano
Negli ultimi anni, i ritratti di divi e personalità iconiche realizzati da Warhol non hanno smesso di registrare risultati importanti nelle aste: i collezionisti continuano a considerare questi soggetti un terreno sicuro per valorizzazione e prestigio.
Non mancano però segnali di tensione nel mercato: alcuni grandi lotti recenti non hanno raggiunto le riserve attese, suggerendo che l’euforia del mercato dell’arte debba confrontarsi con limiti reali.
In questo panorama, l’asta milanese potrebbe avere un’importanza strategica: capace di attrarre interesse internazionale verso l’Italia e di posizionare il mercato nazionale in prima fila per le stagioni successive.