Milano ospita un’edizione della Fashion Week particolarmente carica di significato: la prima dopo la scomparsa del grande Giorgio Armani, celebrato non solo come fondatore ma anche come simbolo di un’epoca in cui visione, coerenza e artigianato hanno costruito l’identità internazionale del sistema moda italiano.
Una delle principali novità di questa edizione riguarda il cambio al vertice in diverse maison:
- Demna debutterà ufficialmente alla guida creativa di Gucci. La prima collezione firmata da lui, intitolata La Famiglia, è stata svelata in anteprima con un lookbook che anticipa il suo stile: “sfrontata, sexy, eccessiva, provocatoria”, una visione che cerca di riprendere e reinterpretare il concetto di “Gucciness”.
- Dario Vitale presenterà la sua interpretazione per Versace, anche se tramite evento privato anziché una sfilata tradizionale.
- Louise Trotter è al timone creativo di Bottega Veneta, Simone Bellotti per Jil Sander, altri nomi che segnano nuove direzioni stilistiche.
Calendario e format
- Dal 23 al 29 settembre la Milano Fashion Week proporrà circa 171 appuntamenti: 54 sfilate fisiche, 4 digitali, 78 presentazioni, 7 su appuntamento e una trentina di eventi collaterali.
- Tra gli eventi speciali, la chiusura è affidata a Giorgio Armani, con un evento celebrativo in Brera per i 50 anni del marchio.
Secondo il Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza:
- L’indotto turistico stimato è di 239 milioni di euro, con un incremento del 12,3% rispetto all’anno precedente.
- Oltre 149.300 visitatori previsti, di cui circa il 46% stranieri.
- Spesa pro capite media stimata intorno a 1.600 euro, leggermente in calo rispetto al 2024.
Tema della sostenibilità
La sostenibilità continua a essere un tema centrale:
- Non solo nei riconoscimenti riservati alle collezioni emergenti, ma nelle modalità di produzione, nella responsabilità ambientale e nelle questioni etiche legate al lavoro.
- Il dibattito incluso nei media e nelle associazioni specializzate sottolinea come resti molta strada da fare sul piano della trasparenza, del compenso equo lungo tutta la filiera e del reale impatto ambientale della moda veloce.
Il ricordo di Giorgio Armani
Il nome di Giorgio Armani domina questa edizione:
- La sua lezione viene richiamata ufficialmente dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, che sottolinea “il ricordo di uno dei suoi fondatori: la sua lezione creativa, imprenditoriale e umana”.
- Due momenti speciali sono previsti: lo show di Emporio Armani del 25 settembre presso il Teatro Armani e, il 28, il grande evento di Giorgio Armani a Brera per celebrare i 50 anni del brand.
Anticipazioni stilistiche
Da quanto emerge:
- Gucci con La Famiglia esplora l’identità interna del marchio: figure stereotipate, ritratti, un laboratorio estetico di personaggi che incarnano la pluralità del brand.
- C’è attesa anche per gli altri nuovi direttori: la loro sfida è integrare la propria visione con il patrimonio delle maison, mantenendo identità e riconoscibilità in un momento di mercato che richiede innovazione ma anche concretezza.
In questa edizione la moda italiana si confronta con:
- Il compito di trasformarsi preservando ciò che l’ha resa celebre: artigianato, qualità, storia, storytelling.
- La necessità di mantenere attrattiva internazionale in un contesto economico incerto, con costi produttivi, cambiamenti normativi ambientali e richieste crescenti di responsabilità sociale.
- Bilanciare il desiderio di sperimentazione (nuovi creativi, nuovi formati) con la dimensione commerciale: i brand devono rispondere alle aspettative di buyer, investitori e consumatori, senza sacrificare la propria identità.


