Il gruppo Kering imprime una svolta netta alla guida di Gucci, marchio simbolo del lusso italiano e pilastro economico del colosso francese. Dal 17 settembre 2025, Francesca Bellettini assume il doppio incarico di presidente e amministratore delegato di Gucci, succedendo a Stefano Cantino, che lascia dopo appena nove mesi al timone.
La decisione arriva nel contesto della prima grande riorganizzazione voluta da Luca de Meo, nuovo CEO di Kering, in carica da metà settembre. Il suo mandato inizia con un’operazione di razionalizzazione dei vertici, che mira a semplificare la governance e a restituire slancio a un marchio che negli ultimi anni ha perso terreno rispetto ai principali concorrenti.
Un ritorno alle origini per Bellettini
Francesca Bellettini non è un volto nuovo né per Gucci né per il gruppo Kering. Inizia infatti la sua carriera nel conglomerato del lusso proprio in Gucci, nel 2003, con incarichi legati alla strategia e al merchandising. Dopo una lunga esperienza in Bottega Veneta, dal 2013 è alla guida di Saint Laurent, dove ha contribuito a una crescita eccezionale del brand, portandolo a superare i 3 miliardi di euro di fatturato nel 2024.
Fino a oggi ricopriva il ruolo di vice CEO di Kering, con delega sullo sviluppo dei brand. Con la sua nomina alla guida di Gucci, quella carica viene abolita: un segnale chiaro dell’intenzione di snellire la struttura operativa, come richiesto dagli investitori.
Le sfide di Gucci: vendite in calo e leadership instabile
Gucci rappresenta oltre il 40% delle entrate di Kering, ma i risultati recenti sono preoccupanti. Nella prima metà del 2025, i ricavi sono scesi del 25% su base annua, un dato che ha provocato reazioni negative sui mercati e crescenti pressioni sul gruppo.
La nomina di Bellettini arriva dopo un periodo di instabilità manageriale: è infatti la quarta CEO in poco più di due anni, a testimonianza delle difficoltà incontrate nel trovare una guida stabile ed efficace. Il predecessore, Stefano Cantino, era stato promosso a CEO all’inizio del 2025, dopo aver ricoperto ruoli di comunicazione e strategia nel gruppo LVMH e in Kering. Tuttavia, secondo fonti vicine all’azienda, non è riuscito a imprimere una direzione chiara in tempi rapidi.
Obiettivi: rilanciare il marchio e rafforzare l’identità creativa
Con il ritorno operativo di Bellettini, Kering punta a un modello già collaudato: affidare i propri brand principali a figure con comprovata esperienza interna. Ma il compito sarà tutt’altro che semplice.
Tra le priorità:
- Ricostruire l’identità desiderabile di Gucci, oggi percepita come meno rilevante rispetto ai fasti del periodo Alessandro Michele.
- Allineare la strategia creativa e commerciale: dopo l’uscita di Sabato De Sarno, il brand è in attesa di una nuova direzione artistica. Secondo indiscrezioni, Demna, attuale direttore creativo di Balenciaga, sarebbe pronto a debuttare con una collezione per Gucci durante la prossima Fashion Week milanese.
- Rivedere l’approccio al prezzo e posizionamento, con l’obiettivo di riconquistare le fasce alte del mercato e contrastare lo slancio di marchi concorrenti come Dior, Prada e Hermès.
Una governance più snella per un rilancio più efficace
Nel quadro della nuova organizzazione voluta da Luca de Meo, scompaiono anche altri ruoli apicali: accanto a Bellettini, esce anche Jean-François Palus, ex CEO ad interim e da anni braccio destro di François-Henri Pinault. Kering punta ora a un modello operativo più diretto, senza livelli intermedi e con maggiore responsabilità attribuita ai leader dei singoli marchi.
“Francesca è una delle manager più competenti e rispettate del settore – ha dichiarato de Meo in una nota –. Ha già dimostrato la capacità di rilanciare un brand e costruire valore nel lungo termine. Gucci è in buone mani.”
La scommessa su Bellettini è anche una corsa contro il tempo: Kering non può permettersi che Gucci continui a perdere quote di mercato. Con i riflettori puntati su di lei, la manager italiana avrà il compito di riportare uno dei brand più iconici del lusso globale sulla via della crescita, della desiderabilità e della coerenza strategica.
Il suo primo banco di prova sarà la prossima collezione primavera/estate, che segnerà simbolicamente il nuovo inizio della casa fiorentina.


