Kering ha annunciato ufficialmente che non completerà l’acquisizione integrale di Valentino fino al 2028‑2029, in un riassetto dei tempi originariamente stabiliti nel 2023. La decisione emerge come uno dei primi atti strategici firmati dal nuovo amministratore delegato Luca de Meo, nel momento in cui il gruppo affronta sfide finanziarie significative.
L’accordo iniziale prevedeva che Mayhoola — il fondo qatariota che detiene ancora il 70% della maison — potesse esercitare l’opzione di vendita del residuo pacchetto entro il 2026‑2027, mentre Kering avrebbe dovuto acquistarlo totalmente entro il 2028. Con il nuovo accordo, tali termini sono stati posticipati: le opzioni per Mayhoola si estendono ora fino al 2028‑2029, mentre la piena acquisizione da parte di Kering è rinviata al 2029.
Tra le motivazioni ufficialmente citate, figura la necessità per Kering di ridurre il proprio indebitamento, che ha raggiunto circa 9,5 miliardi di euro.
Inoltre, Valentino ha registrato nel 2024 una flessione delle vendite del 2% e un calo del margine operativo lordo (EBITDA) del 22%, segni che il brand attraversa una fase complessa.
Il rinvio permette a entrambe le parti — Kering e Mayhoola — una maggiore flessibilità: da un lato Kering potrà concentrarsi sul riequilibrio finanziario, contenere i costi e consolidare le performance; dall’altro Mayhoola avrà più tempo per rafforzare il valore del marchio prima dell’eventuale passaggio di proprietà.
Questo aggiustamento dei tempi non modifica le condizioni fondamentali dell’accordo originario, che già nel 2023 prevedeva per Kering l’ingresso con una partecipazione del 30% in Valentino, al costo di 1,7 miliardi di euro, con l’opzione di acquisire la totalità del capitale entro il 2028.
Con il marchio italiano in una fase di transizione creativa e commerciale, e con il panorama globale del lusso che mostra segnali di rallentamento, la scelta appare come un tentativo responsabile di evitare pressioni eccessive su risultati e bilanci. L’evoluzione futura dipenderà molto dalla capacità di Valentino di invertire la tendenza negativa e dall’efficacia delle iniziative di ristrutturazione interna di Kering.