Constellation Brands affronta una fase critica. Nonostante la recente cessione di sei brand vitivinicoli, annunciata ad aprile per rafforzare il proprio portafoglio, i risultati del secondo trimestre (maggio–luglio 2025) hanno evidenziato una flessione significativa dell’andamento aziendale. Le nuove previsioni sul bilancio 2026, originariamente comprese tra 12,6 e 12,9 USD per azione, sono state riviste al ribasso, attestandosi ora tra 11,3 e 11,6 USD .
Il declino generalizzato nei consumi ha pesato soprattutto sul segmento birra — cruciale per l’azienda — con cali stimati tra il 2% e il 4%, rispetto a una precedente previsione tra lo 0% e il +3%. L’intero bilancio mostra una riduzione prevista dei ricavi compresa tra il 4% e il 6%, mentre il comparto wine & spirit mantiene la stessa outlook con prevedibili perdite tra il 17% e il 20% .
La reazione dei mercati non si è fatta attendere: la quotazione del titolo ha registrato un crollo dell’8% nel giorno dell’annuncio. Al 4 settembre 2025, il valore azionario risulta inferiore di un terzo rispetto all’inizio dell’anno, attestandosi sui minimi dal periodo pandemico . Il CEO Bill Newlands ha spiegato che, già a partire dal primo trimestre dell’anno fiscale 2026, l’andamento macroeconomico incerto ha generato comportamenti d’acquisto sempre più volatili, con un rallentamento sia nella frequenza sia nella spesa per birre premium .
Nonostante le difficoltà, Newlands assicura che gli investimenti nei birrifici proseguiranno senza compromessi .


