Il Gruppo Prada archivia il primo semestre del 2025 con una performance solida, seppur in fase di normalizzazione rispetto ai picchi straordinari del 2024. I ricavi netti si attestano a 2,74 miliardi di euro, in aumento del 9% a cambi costanti, sostenuti dalla spinta del canale retail, che cresce del 10,1%. Ma a colpire è soprattutto il ritmo ancora incalzante di Miu Miu, che si conferma protagonista della scena.
Miu Miu resta in vetta, Prada rallenta
Se il marchio Prada segna un leggero arretramento nel semestre (-1,9%), Miu Miu continua la sua scalata con un incremento del 49% nelle vendite retail, mantenendo una traiettoria positiva anche nel secondo trimestre (+40%). Un rallentamento fisiologico rispetto al boom (+93%) registrato nello stesso periodo del 2024, che però non scalfisce il ruolo strategico della griffe nel portafoglio del gruppo.
Margini stabili, utile in linea
L’EBIT rettificato sale a 619 milioni di euro, con un margine operativo del 22,6%, a conferma della disciplina gestionale in uno scenario macroeconomico incerto. L’utile netto si mantiene stabile a 386 milioni, mentre la posizione finanziaria netta, positiva per 352 milioni, riflette solidità nonostante gli esborsi legati a dividendi e investimenti.
Geografie: bene Americhe e Medio Oriente, segnali di rallentamento in Europa
A livello geografico, le Americhe mostrano un +12%, seguite dall’Asia-Pacifico (+10%) e dall’Europa, che cresce del 9% ma rallenta nel secondo trimestre per effetto del calo del turismo. Positivo anche il Medio Oriente (+26%), mentre il Giappone segna una crescita più contenuta (+4%), influenzato da un confronto sfavorevole con il 2024.
L’orizzonte si allarga: Versace entra nel perimetro
Sul piano strategico, i riflettori si spostano sull’acquisizione imminente di Versace, rilevata per 1,25 miliardi di euro da Capri Holdings. L’operazione, attesa al closing tra settembre e novembre, segna un nuovo capitolo per il gruppo milanese. L’uscita di Donatella Versace dalla direzione creativa, dopo quasi tre decenni, lascia spazio a Dario Vitale, ex Miu Miu, chiamato a guidare la maison nel suo nuovo corso.
Verso una crescita più equilibrata
Il semestre conferma la transizione del gruppo Prada verso una fase di crescita più misurata e strutturale, dopo le accelerazioni post-pandemiche. Miu Miu si consolida come brand di rottura, capace di attrarre una nuova generazione di consumatori, mentre Prada punta su un rinnovamento stilistico più graduale. Con Versace in arrivo e una posizione finanziaria invidiabile, il gruppo guarda al secondo semestre con prudente ottimismo.