LVMH chiude i primi sei mesi del 2025 con un calo del 4% nel fatturato, attestandosi a circa 39,8 miliardi di euro, e una contrazione netta del 22%, con utile a 5,7 miliardi. Nonostante ciò, il margine operativo resta solido al 22,6% e il flusso di cassa segna un incoraggiante +29%.
Sebbene il segmento Fashion & Leather Goods, trainato da nomi come Louis Vuitton, Dior e Fendi, sia in flessione dell’8%, il gruppo conferma la sua capacità di navigare mercati selettivi grazie a un posizionamento esclusivo e una distribuzione impeccabile .
Vini & Spirits: tra crisi e nuove bollicine
Il comparto Wines & Spirits continua a soffrire: il Cognac & Spirits registra un calo del 15% a livello organico. Ma è nel segmento Champagne & Vini che si scorge una luce: +2% di crescita organica, con etichette iconiche come Moët & Chandon e Veuve Clicquot protagoniste di una ripresa selettiva nei mercati chiave . Le numerose partnership (Formula 1, limited edition lifestyle) riaffermano il potenziale strategico di un posizionamento sofisticato che va oltre il semplice prodotto alcolico.
Per far fronte alla stagnazione, il gruppo ha già avviato una ristrutturazione interna con riduzioni del 10% della forza lavoro nel settore e un focus su pochi brand premium, con l’obiettivo di riportare i margini sopra il 30% (oggi al 20,3%).
Nel beauty, profumi come Guerlain e Dior tengono quota, ma non spingono più come un tempo. Il retail selettivo—Sephora in testa—registra ancora una dinamica positiva, ma sembra aver superato l’effetto boom post-pandemico. Orologeria e gioielleria rimangono stabili, con Bulgari e TAG Heuer al timone, ma senza sprint memorabili .
La strategia Arnault: precisione chirurgica e posizionamento premium
Bernard Arnault ha già tracciato la nuova rotta: pochi marchi iconici, margini ritrovati, efficienza operativa. L’identità luxury è centrale: meno polverone, più cura nel dettaglio. Serve far convergere la creatività verso una storytelling esclusivo, integrando arte, cucina e design—come si vede per il rilancio della boutique LV in via Monte Napoleone a Milano .
Con un bilancio semestrale che mescola luci e ombre, LVMH rimane l’archetipo del lusso globale in trasformazione. La moda risponde con eleganza discreta, la profumeria avanza con cautela, mentre champagne e vini stanno calibrando una svolta strategica. In un’epoca dove il consumo di lusso si fa più responsabile e selettivo, il vero asset di LVMH resta la capacità di reinterpretare la desirabilità su scala mondiale.