Shanghai si conferma capitale mondiale della gastronomia d’alta gamma, mentre Santiago del Cile conquista il podio per il prezzo più elevato dello Champagne di lusso. È quanto emerge dal Global Wealth and Lifestyle Report 2025 redatto da Julius Bär, che analizza il costo dei beni e dei servizi premium in 25 grandi città del mondo, delineando le nuove geografie del lusso globale.
Shanghai, regina delle esperienze gastronomiche d’élite
Tra le destinazioni in cui una cena fine dining ha il prezzo più alto, Shanghai primeggia, precedendo Parigi, Hong Kong, Singapore e Monaco. Un risultato che riflette non solo l’ascesa economica della metropoli cinese, ma anche la sua crescente sofisticazione culinaria. Dalla cucina molecolare di Ultraviolet all’eleganza contemporanea di Jean-Georges, Shanghai ha saputo fondere creatività, cultura e alta ristorazione, consolidando la propria reputazione sulla scena internazionale.
Pur classificandosi al sesto posto nella graduatoria generale sul costo della vita per individui ad alto patrimonio, Shanghai spicca per la qualità e il prestigio della sua offerta gastronomica. L’intero panorama del lusso, tuttavia, mostra segnali di rallentamento: per la prima volta dopo anni, il report segnala una contrazione del 2% nei costi medi legati a uno stile di vita esclusivo, effetto combinato di incertezze economiche, minore propensione alla spesa e dinamiche geopolitiche.
Santiago del Cile, il sorpasso inatteso nelle bollicine
Se Shanghai eccelle nell’alta cucina, è Santiago del Cile a registrare il primato sul fronte delle bollicine: qui, una bottiglia di Champagne di fascia alta raggiunge il prezzo più elevato tra tutte le città analizzate. A seguire, città come Manila, Mumbai, Jakarta e Dubai completano un quadro sorprendente, che evidenzia come i mercati emergenti si stiano affermando anche nel consumo di beni simbolo del lusso occidentale.
Al di là dei numeri, Santiago rappresenta sempre più una destinazione gourmet. Con ristoranti come Boragó, simbolo della cucina cilena d’avanguardia, o Peumayén, che esplora le radici indigene attraverso la gastronomia, la capitale cilena sta attirando un turismo gastronomico di fascia alta, consolidando la propria identità tra tradizione e sperimentazione.
Un mondo del lusso in trasformazione
Il report di Julius Bär non si limita a registrare variazioni di prezzo, ma suggerisce una trasformazione più profonda nelle abitudini del consumo di lusso. Se un tempo il parametro dominante era l’ostentazione, oggi a guidare le scelte dei consumatori facoltosi sono esperienze personalizzate, autenticità e sostenibilità.
In questo contesto, città come Shanghai e Santiago emergono non solo per i prezzi elevati, ma per la capacità di reinterpretare il lusso attraverso la cultura locale, l’innovazione gastronomica e la qualità dell’esperienza.