Il settore della gioielleria continua a rappresentare il motore principale delle performance finanziarie di Richemont, che ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale con un fatturato di 5,4 miliardi di euro. Il risultato evidenzia un incremento del 3% su base nominale e del 6% a cambi costanti, in linea con le stime raccolte da Visible Alpha e riportate da Reuters, secondo quanto indicato anche dagli analisti di HSBC.
La crescita del gruppo elvetico supera quella di altri protagonisti del lusso, grazie soprattutto al contributo positivo della divisione gioielli, che ha registrato un’espansione delle vendite del 7% (11% a cambi costanti). I consumatori benestanti sembrano orientarsi sempre più verso acquisti di valore duraturo, privilegiando articoli considerati come beni rifugio.
Secondo Deutsche Bank, l’interesse verso i marchi e i prodotti di alta gioielleria potrebbe continuare a sostenere la solidità del comparto lusso anche nei prossimi mesi. Meno brillanti, invece, le prestazioni della divisione orologiera, che comprende maison come Vacheron Constantin e Jaeger-LeCoultre: le vendite sono scese del 10% (7% a cambi costanti), anche se si intravedono segnali di lieve ripresa rispetto al trimestre precedente. In calo anche il segmento moda e accessori, che ha segnato una flessione del 4% (1% su base costante), nonostante i buoni risultati di brand come Peter Millar, Alaïa e Chloé, oltre alla crescita sostenuta di Watchfinder & Co.
Dal punto di vista geografico, la Cina si conferma come un mercato complesso: tra aprile e giugno 2025, le vendite sono diminuite del 7%. Tuttavia, la stabilità di altri mercati asiatici ha consentito di mantenere invariata la performance regionale a cambi costanti, anche se a cambi correnti si è registrato un calo del 4%. L’Australia e la Corea del Sud si sono distinte per tassi di crescita a doppia cifra. Il Giappone ha segnato un forte arretramento (-13%, o -15% a cambi costanti), attribuito a una normalizzazione dopo le forti crescite dello scorso anno e all’effetto del rafforzamento dello yen, che ha frenato gli acquisti dei turisti cinesi.
Decisamente più positiva la situazione in Europa, dove i ricavi sono aumentati dell’11%, con ottime performance in Italia e Germania. Anche le Americhe (+10% a cambi correnti, +17% a cambi costanti) e l’area Medio Oriente-Africa (+11% e +17%) hanno registrato crescite significative.
Jean-Philippe Bertschy, analista di Vontobel, ha definito i risultati del trimestre incoraggianti, sottolineando la forza trainante del comparto gioielli, che continua a sorprendere positivamente gli investitori. Anche secondo Deutsche Bank, la gioielleria dovrebbe mantenere un ruolo di primo piano nel panorama del lusso nel breve termine.
Al 30 giugno 2025, la posizione finanziaria netta di Richemont era pari a 7,4 miliardi di euro, tenendo conto del versamento straordinario di 426 milioni legato alla cessione di Yoox Net-a-Porter a Mytheresa, completata il 23 aprile.