Il 2024 si conferma un anno positivo per Cirfood, che archivia l’esercizio con un fatturato consolidato di 647,5 milioni di euro, segnando un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Il principale motore di questa crescita è stata la ristorazione collettiva, che comprende servizi destinati a scuole, strutture sanitarie, enti sociosanitari e imprese, e che ha generato ricavi per 489,7 milioni di euro.
A seguire, la ristorazione commerciale di servizio ha registrato un fatturato di 78,2 milioni, mentre i format gestiti da Cirfood Retail – come Kalamaro Piadinaro, Poormanger e Antica Focacceria S. Francesco – insieme alle attività internazionali in Belgio e Paesi Bassi e ad altre società controllate in Italia, hanno contribuito con ulteriori 79,6 milioni di euro.
L’utile netto dell’esercizio ha raggiunto gli 8,9 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 2,5 milioni del 2023. Anche il patrimonio netto mostra una crescita, passando da 121 a 127 milioni. Sul fronte degli investimenti, Cirfood ha stanziato 23,6 milioni di euro per il miglioramento delle proprie attività e infrastrutture.
“La nostra impresa ha dovuto affrontare sfide complesse negli ultimi anni – ha dichiarato Chiara Nasi, presidente di Cirfood – prima la pandemia, poi l’inflazione, e oggi le nuove regole del codice degli appalti, che non contemplano l’adeguamento dei prezzi nonostante le crescenti richieste degli enti pubblici. Nonostante ciò, anche nel 2024 abbiamo lavorato con determinazione per restare in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2025, ottenendo risultati solidi e sostenibili”.