Torre Seta è il nuovo nome scelto per identificare l’edificio che il 29 agosto 2021 prese fuoco costringendo più di 80 famiglie a lasciare le proprie abitazioni. Il nome nasce dal concept di progetto di SMP che è partito dall’evocativa immagine di un nastro di seta, che da tessuto diventa architettonico, avvolgendo il corpo centrale dell’edificio salvatosi dall’incendio.
Il progetto, oltre al rifacimento della facciata e delle balaustre del corpo torre e delle villette adiacenti, interviene per ripristinare, e migliorare, le aree verdi della corte interna, il fit-out degli appartamenti e l’atrio del palazzo gravemente danneggiati.
I punti deboli del precedente progetto sono stati eliminati, non solo attraverso soluzioni architettoniche alternative, ma anche attraverso la conferma di materiali in classe di reazione al fuoco A2-s1,d0, in base alla norma EN 13501-1:2018 (materiali non combustibili), come il sistema di isolamento termico in lana di vetro Saint-Gobain a marchio Isover che aveva già limitato la propagazione dell’incendio.
Inoltre, sempre considerando i nuovi materiali selezionati, l’alluminio presso piegato verniciato a polvere per la facciata, completamente riciclabile, contribuirà a minimizzare l’impatto ambientale del progetto, garantendo quindi una maggiore sostenibilità nel lungo periodo.
Attraverso alcuni interventi dei professionisti incaricati alla ricostruzione sono state focalizzate le aeree di maggior importanza del progetto: rigenerazione facciata, sostenibilità e sicurezza.
Per la Torre è stato creato anche un logo, illustrato durante l’evento, il cui concept basa le radici nel passato dell’edificio, ma proiettandolo nel presente e nel futuro; infatti SE=Sempre TA=Torre Antonini.
Attraverso professionisti e ospiti sono stati inoltre spiegati gli elementi portanti di un progetto che ambisce ad essere un modello per Milano, in particolare in termini di sicurezza antincendio e sostenibilità.
La cerimonia della prima pietra è stato un atto fortemente simbolico, con la firma, da parte delle istituzioni presenti del progettista e degli abitanti, di un prototipo dei pannelli di Ponzio SpA che andranno a rivestire la nuova facciata; successivamente questo pannello troverà spazio nella nuova hall di ingresso, a memoria della celebrazione della rinascita.
Il Comitato Rinascita Antonini
Il Comitato Rinascita Antonini è inserito all’interno di Fondazione Italia per il Dono Onlus, ed è un ente no-profit che ha lo scopo di raccogliere fondi al fine di sostenere le famiglie colpite nel drammatico e devastante incendio del 2021.
Il Comitato è inoltre attivo nel promuovere i temi della sicurezza antincendio e si propone come obiettivo, quello di migliorare l’attuale normativa antincendio italiana, rendendola più̀ restrittiva nella scelta dei materiali da costruzione ammessi, sostiene inoltre il bando totale dei materiali altamente infiammabili nelle costruzioni in accordo con le associazioni della Grenfell Tower e del Campanar di Valencia.
“Finalmente dopo tre anni fuori casa a nostre spese, partiamo con la ricostruzione del nostro edificio, abbiamo ancora diversi problemi da risolvere, Assicurazioni e Banche in primis, ma oggi è un nuovo inizio per tutta la nostra comunità.” afferma Comitato Rinascita Antonini
Torre Seta è portatrice di un cambiamento basato su una diversa e più matura consapevolezza in merito a quanto la nostra azione progettuale può contribuire al raggiungimento di obbiettivi eticamente non più rimandabili.” afferma Marco Piva, SMP
“La ricostruzione della Torre Antonini non è un lavoro come gli altri, si tratta di ridare la casa a famiglie sfollate da oltre tre anni. Assumiamo quindi un impegno che non è soltanto edilizio ma anche sociale, che cercheremo di onorare al meglio” afferma Agenore Maciocia, AD Imprecom
“Su un tema così decisivo, le istituzioni giocano un ruolo chiave; pertanto, è importante sottolineare l’urgenza di introdurre normative più stringenti e la necessità di utilizzare materiali in Euroclasse A1 e A2, gli unici sicuri dal punto di vista del fuoco, sia negli edifici di nuova costruzione sia in quelli da riqualificare.” conclude Gaetano Terrasini, AD Saint-Gobain Italia e Vicepresidente FIVRA con delega al Fuoco