Dopo aver salutato Peter Greenaway e Robert Ostlund, si aprono settimane impegnative per il Museo Nazionale del Cinema, pronto ad accogliere lunedì 30 settembre e martedì 1 ottobre la regista Jane Champion per una serie di appuntamenti che si dipaneranno tra il Cinema Massimo, il Prix Italia e la Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema.
Lunedì sera nel Cinema di via Verdi, il Massimo, la regista Jane Champion, due volte vincitrice del Premio Oscar per ‘Lezioni di piano’ e ‘Il potere del cane’ presenterà al pubblico torinese dalle 20.30 i suoi cortometraggi come evento di pre apertura del Prix Italia. Si tratta di cinque cortometraggi diretti dalla regista negli anni Ottanta, prima di esordire nel lungo, cui hanno poi fatto seguito “Chacun son cinema” e “8” girati tra il 2007 e il 2008.
Martedì 1 ottobre l’attesa Masterclass alla Mole Antonelliana, alle 17, nel corso della quale la regista neozelandese riceverà il Premio Stella della Mole dalle mani del direttore del Museo del Cinema, Domenico De Gaetano.
Queste le motivazioni del Premio: “Le sue peculiari opere, caratterizzate in prevalenza da personaggi femminili che lottano per essere ascoltati, riconosciuti e compresi, non possono essere facilmente classificate; spaziando dal cinema d’essai al cinema commerciale, la sua filmografia comprende drammi a basso budget realizzati in Australia e Nuova Zelanda, film storici di prestigio internazionale, un thriller erotico contemporaneo girato negli Stati Uniti e una serie televisiva”. La due volte vincitrice del Premio Oscar per Lezioni di piano ( 1993) e “Il potere del cane” (2021), per i quali ha rispettivamente vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale e per la migliore regia, in dialogo con Domenico De Gaetano ripercorrerà le tappe più importanti della sua carriera, dai primi lavori al grande successo di critica, converserà su come ‘Lezioni di piano’ abbia sancito la sua popolarità presso un pubblico mainstream e su come l’interesse per i personaggi femminili in società dominate da uomini abbia prodotto una serie memorabile di protagoniste, i cui pensieri e azioni si sono scagliati contro lo status quo.
Prima dell’evento la regista sarà premiata per la sua dedizione senza compromessi alla sua visione artistica, ricevendo il Premio Stella della Mole. L’esplorazione della coscienza femminile, la rappresentazione di protagonisti solitari e le ambientazioni suggestive e malinconiche che hanno caratterizzato il suo cinema, da sempre suscitano particolari apprezzamenti, come le sue tecniche narrative. Le composizioni visive sono originali e sorprendenti e si accompagnano ai momenti di ambiguità narrativa, passando per un montaggio non lineare e uno stile allusivo, che sottintende ciò che in una scena non viene detto o mostrato.