Per la stagione primavera estate 2025 di Balmain, il suo direttore artistico, Olivier Rousteing, è tornato alle sue fondamenta. Ha ripreso i suoi primi codici stilistici per la Maison: spalle esageratamente appuntite e dettagli intensamente lavorati, che sono comparsi per la prima volta nella storia del marchio quando era assistente del suo predecessore, Christophe Decarnin — un codice che ha ulteriormente amplificato quando è arrivato alla guida di Balmain.
Il Palais de Chaillot si ilumina di glamour 80s per le donne immaginate da Olivier Rousteing che mette l’accento anche sul lancio della nuova collezione di fragranze realizzate con Estée Lauder.
I codici del designer belga sono tutti perlopiù presenti. A partire dalle stampe animalier: il prediletto effetto pitone in apertura, con un trench indossato a mo’ d’abito che dà il calcio d’inizio al défilé. Il maculato si fa dalmata e pop, e si posa sui mini tailleur e sugli abiti a portafoglio. Tra tutte le stampe floreali, è l’orchidea selvaggia a catturare l’osservatore, espandendosi sui capispalla e le gonne a tubino drappeggiate.
Del resto, a proposito del ritorno della Maison nel beauty, Olivier Rousteing stesso ha affermato: «La moda non può esistere senza la bellezza, e viceversa. La bellezza è parte integrante della propria silhouette, del proprio modo di essere e di vestire. Desidero rappresentare ogni tipo di bellezza esistente al mondo ed accogliere tutti, senza eccezioni».