Dopo 45 anni di attività, lo storico ‘Caffè Verdi’, noto per la sua posizione accanto al Teatro alla Scala, chiuderà definitivamente a fine dicembre 2024. La società Kryalos, proprietaria dell’immobile in via Verdi, circa otto mesi fa ha annunciato ai gestori della caffetteria, Maria Rosso e al figlio Luigi Speranzella, l’impossibilità di rinnovo del contratto perchè servirà per la società di investimento americana Blackstone.
“Alla nostra richiesta di rinegoziazione del canone di affitto hanno risposto di avere altri interessi. Penso, allora, all’inserimento di firme” spiega Luigi, collaboratore familiare del locale. “I clienti sono dispiaciuti, anche il Maestro Muti ha commentato”. Oltretutto, Caffè Verdi si è da sempre distinto per oggettistica, quadri e statue legate al mondo del cinema e del teatro. “Essendo tra La Scala e l’Accademia di Brera abbiamo voluto creare un filo di cultura per far sentire gli artisti a casa. A malincuore stiamo svendendo” conclude Luigi.
La volontà di Blackstone di trasformare lo stabile per inserirvi firme di lusso e rivalutarlo in caso di rivendita è vista come una speculazione che rischia di cancellare un pezzo di storia milanese. La chiusura del Caffè Verdi rappresenta una sconfitta per la cultura e la tradizione della città.