Oltre mille comparse, gruppi folkloristici locali, carri con buoi, musicisti e amazzoni ingioiellate per dare inizio a quel racconto che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno immaginato per la collezione Alta sartoria di Dolce&Gabbana ispirandosi alla tradizione sarda e alla festa di Sant’Efisio a Cagliari.
“Lo scenario di oggi ci catapulta nella ritualità della Sardegna, in un casale sardo in cui arrivano i gruppi folk per la rappresentazione della grande parata della festa di sant’Efisio” dicono Domenico Dolce e Stefano Gabbana alla presentazione della loro collezione Dolce&Gabbana Alta Sartoria 2024.
La collezione Alta Sartoria non è solo stata presentata con uno spettacolo nello spettacolo, ma ha anche tenuto ben saldo il legame con la sua ispirazione primaria: i disegni floreali eseguiti a piccolo punto, all’uncinetto, o ricamati con cannette, cristalli, jais e canottiglia richiamano l’infiorata di Sant’Efisio, l’usanza di cospargere di petali di rose le strade di Cagliari durante le celebrazioni del santo, mentre la costruzione dei capi è stata pensata per riprende tagli e volumi dell’abbigliamento maschile sardo.
Ma se con la collezione Alta Moda del giorno precedente Domenico Dolce e Stefano Gabbana avevano giocato con la varietà dell’abbigliamento femminile sardo, con l’Alta Sartoria hanno dovuto fare i conti con una certa rigorosità che invece caratterizza la sua controparte maschile.
E dopo la parata aperta da donne e uomini in costume tipico che spargono petali di rosa il suono dei campanacci dei mamuthones lascia spazio alle note di musica classica come Il barbiere di Siviglia e la Carmen. Per quelle silhouette che aprono con volumi ampi spaziando dai neri ai ricami, a grandi camice bianche con colli montanti, gonne preziose dalla trazione e grandi coat pelosi, tra glamour e tradizione.