Villa Manin ospiterà una nuova importante mostra che raccoglierà le opere dei pittori più famosi di Otto e Novecento, consentendo ai visitatori di ammirare capolavori di artisti che vanno da Van Gogh a Modigliani, da Turner a Hopper. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di GO!2025 e si intitola “Confini”.
“Siamo estremamente orgogliosi di ospitare “Confini”, una delle mostre più prestigiose a livello europeo – ha spiegato il governatore Massimiliano Fedriga. Rappresenta un unicum non replicabile, proprio perché non è tanto una delle esposizioni itineranti, ma un’iniziativa di elevato spessore artistico che prevede l’arrivo di opere provenienti da diverse collezioni sparse per il mondo”.
“Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni” è il titolo della mostra inserita nel calendario di iniziative per Nova Gorica Gorizia Capitale della Cultura 2025 e curata da Marco Goldin. Sarà visitabile dall’11 ottobre prossimo al 12 aprile 2026 negli spazi totalmente rinnovati e adeguati a iniziative di respiro internazionale nell’Esedra di Levante di Villa Manin a Passariano di Codroipo.
Sono più di cento i capolavori di ‘Confini’, concessi da una quarantina di musei sia americani sia da collezioni private. È sicuramente impressionante l’elenco degli autori in esposizione.
Tra gli artisti in mostra figurano Hopper, van Gogh, Monet, Renoir, Cezanne, Degas, Gauguin, Pissarro, Courbet, Munch, Matisse e Modigliani.
Per presentare la mostra è stato scelto il quadro “Mezzogiorno” di Hopper, datato 1949; tra le opere esposte i visitatori potranno ammirare anche gli autoritratti di Cezanne, Gauguin e Van Gogh, oltre a due rarità assolute di van Gogh: i dipinti realizzati per i compagni del manicomio di Saint-Remy-de-Provence. Ogni dipinto è stato scelto per la sua capacità di evocare emozioni e di creare un dialogo con le altre opere, arricchendo il percorso espositivo con riferimenti alla musica, alla letteratura e alla psicanalisi.
Il curatore Marco Goldin ha dedicato oltre un anno di lavoro alla realizzazione di questa mostra, che proseguirà nel 2025. L’obiettivo è offrire un’esperienza completa capace di esplorare il concetto di confine non come barriera, ma come “ambito di contaminazioni creative, scambi, nuovi orizzonti e stimoli”.
Marco Goldin ha espresso gratitudine verso il governatore Fedriga e la giunta regionale per aver permesso la realizzazione di questa mostra, sottolineando l’importanza della pazienza e della cura nella selezione delle opere “frutto della mia emozione tanto intensa e senza confini, verso la pittura”