Confartigianato Moda ha condiviso dati preoccupanti, che sembrano confermare una crisi di estrema rilevanza per il settore dell’alta moda artigianale in Italia: secondo quanto confermato in occasione di Milano Unica, infatti, l’industria tessile necessita di oltre 9mila lavoratori tecnici all’anno, un fabbisogno che il nostro paese non può soddisfare e che, anzi, risulta carente di ben 7mila unità.
A mancare sono attori fondamentali per il workflow dell’industria, come operai specializzati e figure con specifiche capacità tecniche, chimici e meccatronici, e durante la conferenza stampa il Comitato Education di Confindustria Moda ha evidenziato le due strade da seguire per colmare questo significativo gap, ovvero quelle della formazione e dell’aggiornamento digitale.
Il comitato ha già gettato le basi per questa evoluzione, realizzando progetti studiati ad hoc per risollevare l’industria. Tra questi, ad esempio, troviamo Train for Digital del Fondo per la Repubblica Digitale, Fashion Talent Days e Notti della Moda.
“Che tutto il settore agisca come sistema è la prima e fondamentale premessa per riuscire a risolvere questo problema”, ha dichiarato Paolo Bastianello, presidente del Comitato Education di Confindustria Moda. “Di fondamentale importanza poi continuare a costruire rapporti e relazioni con le istituzioni e tutti gli enti terzi in grado di supportarci. Ma, infine, è fondamentale la collaborazione delle aziende: se in Italia mancano laboratori per formare i tecnici, le aziende devono aprire i loro e metterli a disposizione degli studenti”.