Ritornano i design umani, precisi e leggiadri di Issey Miyake, designer giapponese morto lo scorso agosto e i cui successori oggi, alla Parigi fashion week, mettono a nudo l’identità artistica e il DNA del brand da lui fondato e reso immortale.
Nessuna rivoluzione, ma piuttosto una lettera di presentazione, in cui si ripercorrono punti di forza, fondamenti e priorità espressive del marchio.
Nella Everyday, One of a Kind, Now and Hereafter (Ogni giorno, unico nel suo genere, ora e nell’aldilà) appaiono, infatti, capi fondamentalmente geometrici e a misura umana, che, uno dopo l’altro, si rivelano in passerella tra rotoli di plissé e una scenografia teatrale.
Magliette dalla linea lunga, borse, abiti, tee boxy, maniche lunghe con scollo a V, gonne a portafoglio plissettate e canottiere allungate, cappotti da auto, gilet, spolverini, capispalla simili a giacche a vento, giacche da tailleur e un cappotto a vestaglia si alternano tra un rotolo di plissé e l’altro, sfoggiando una palette talmente variopinta da essere inafferrabile.
I colori, infatti, ricoprono un ruolo essenziale in una collezione che si concede poche forme con cui divertirsi e che si ispira liberamente alla natura: dai verdi pastello, i marroni e i gialli, agli arancioni più autunnali e alle tonalità più scure i capi spaziano da una tinta all’altra, mettendo in risalto decorazioni plissettate in controtendenza.