Nasce ufficialmente la nuova UBS-Credit Suisse: avrà un valore di mercato di 1,54 trilioni di euro!
Per intenderci: è la dimensione del PIL della Spagna e, praticamente, il doppio del PIL svizzero…
Per intenderci: è la dimensione del PIL della Spagna e, praticamente, il doppio del PIL svizzero…
Molto più di un gigante bancario.
UBS ha completato l’operazione di acquisizione dI Credit Suisse, siglando la più grande fusione nel settore bancario dalla crisi finanziaria del 2008.
UBS ha annunciato il “closing” dell’operazione con una lettera aperta, lunedì 12 giugno, pubblicata su quotidiani locali e internazionali.
UBS ha completato l’operazione di acquisizione dI Credit Suisse, siglando la più grande fusione nel settore bancario dalla crisi finanziaria del 2008.
UBS ha annunciato il “closing” dell’operazione con una lettera aperta, lunedì 12 giugno, pubblicata su quotidiani locali e internazionali.
Il piano di salvataggio di Credit Suisse, messo in atto dalle autorità svizzere, era stato presentato il 19 marzo scorso: UBS ha accettato di rilevare l’ex banca rivale – travolta dagli scandali (persino un tesoro nazista…) e dalla conseguente fuga di clienti – per 3 miliardi di franchi svizzeri, dopo aver ottenuto garanzie finanziarie dalla Confederazione Elvetica e dalla Banca Nazionale svizzera, con le quali – nei giorni scorsi – ha sottoscritto un accordo di garanzia di oltre 9 miliardi di franchi, contro potenziali perdite sugli asset del Credit Suisse.
“Oggi tagliamo un importante traguardo. È l’inizio di un nuovo capitolo per UBS e per l’industria finanziaria globale”.
Lo hanno scritto il presidente di UBS, Colm Kelleher, e l’Amministratore Delegato, Sergio Ermotti, nella loro lettera aperta a soci, azionisti e grandi risparmiatori.
“Oggi tagliamo un importante traguardo. È l’inizio di un nuovo capitolo per UBS e per l’industria finanziaria globale”.
Lo hanno scritto il presidente di UBS, Colm Kelleher, e l’Amministratore Delegato, Sergio Ermotti, nella loro lettera aperta a soci, azionisti e grandi risparmiatori.
Sarà il vicepresidente di UBS, Lukas Gähwiler, a presiedere la nuova Credit Suisse.
È quanto annuncia UBS, ricordando che, in base agli accordi, il gruppo gestirà due “banche parenti separate“, che continueranno a chiamarsi UBS e Credit Suisse.
È quanto annuncia UBS, ricordando che, in base agli accordi, il gruppo gestirà due “banche parenti separate“, che continueranno a chiamarsi UBS e Credit Suisse.
Ciascuna avrà un proprio circuito, mentre il consiglio di amministrazione del gruppo avrà la responsabilità complessiva dell’intero “conglomerato”.
Per diversi analisti finanziari internazionali, mentre Credit Suisse era ormai affondata, ora UBS proverà di tenere dritta la barra, cercando di non affondare essa stessa. Ma le radici bancarie svizzere, con l’aiuto del governo di Berna, sembrano avere le spalle larghe e scongiurare il pericolo.
Per diversi analisti finanziari internazionali, mentre Credit Suisse era ormai affondata, ora UBS proverà di tenere dritta la barra, cercando di non affondare essa stessa. Ma le radici bancarie svizzere, con l’aiuto del governo di Berna, sembrano avere le spalle larghe e scongiurare il pericolo.