Si tratta di una collezione a quattro mani quella che Prada propone alla Milano Fashion Week: Miuccia Prada, CEO e direttore creativo della maison, e il suo impareggiabile alleato Raf Simons, co-direttore creativo, hanno realizzato un ribaltamento della quotidianità, raccontato attraverso abbinamenti inaspettati e codici inediti.
“Si pensa che nella moda solo il glamour sia importante, ma io odio questa concezione, l’ho sempre combattuta“, ha dichiarato Miuccia Prada in merito. “La ricerca della bellezza in ogni dove e in qualunque forma è alla base di questa collezione. Ci siamo ispirati alle uniformi che rappresentano la cura, come quelle delle infermiere, perché occuparsi degli altri è una cosa bellissima. Volevamo trasformare queste uniformi da simboli di cura a simboli di bellezza”.
Raf Simons ha invece commentato. “Questa collezione è ispirata all’idea di bellezza. Ma ogni volta, quando affrontiamo un tema io e Miuccia cerchiamo di uscire dallo schema tipico. L’idea di bellezza da cui siamo stati attratti era sinonimo di attenzione, di cura e delle uniformi associate a questi concetti, perché le persone che si prendono cura degli altri sono le più importanti. Torniamo sempre alle persone, è una questione di responsabilità”.
E sono proprio le persone a catturare il focus della collezione, un omaggio consapevole a realtà che altrimenti si perderebbero nelle scorrere delle giornate e nella frenesia delle metropoli: persone comuni, persone impegnate, persone che scelgono di prendersi cura degli altri senza pensarci troppo; Prada racconta così una moda pulita, altruista, semplice e fondamentalmente umana.
Leggerezza e candore sono gli elementi fondamentali di una collezione eterea, che quasi sfugge allo sguardo: un abito da sposa diventa un capo da vita quotidiana, fiori bianchi si tramutano in accessori da giorno e abiti provenienti da realtà estetiche differenti, come bomber sportivi e gonne a tubino, si combinano in outfit naturalmente composti, esenti da forzature o fronzoli.