La storia dell’iconico secchiello Noé inizia al fianco della prima boutique di Louis Vuitton, che aprì le sue porte in Rue Neuve des Capucine a Parigi nel 1854: specializzato nella realizzazione di valige e bauli, Vuitton era un uomo ambizioso e tenace, qualità che presto riuscirono a rendere il suo nome famoso a livello internazionale.
Il Noè tuttavia è da attribuire al figlio di Louis Vuitton, Gaston-Louis, che ereditò la fiorente attività paterna e che scelse di dedicarsi al mondo delle borse e a una clientela ristretta, ma di altissimo livello; nel 1932 fu un produttore di champagne a dargli la grande idea di realizzare una borsa per trasportare proprio lo champagne, così che potesse regalarlo ai suoi clienti in Francia e oltreoceano.
Resistenza ed eleganza confluirono così nel Noè, un secchiello in cuoio a base rettangolare che garantisce il posizionamento di quattro bottiglie in piedi e una centrale capovolta in mezzo alle altre, così da rendere la base più stabile; con l’aggiunta di una tracolla regolabile, il secchiello impedisce che le bottiglie possano urtarsi tra loro grazie a un laccetto scorrevole con chiusura a coulisse.