Paris + Art Basel apre la prima edizione al Grand Palais Éphémère con 156 gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, provenienti da 30 paesi diversi, di cui una decina di italiane.
Una kermesse che consacra la città come nuovo epicentro europeo del collezionismo e del mercato. Una crescita lenta, agevolata da fattori esterni come la Brexit, e di altri costruiti nel tempo, tra cui l’apertura nella regolamentazione delle aste e di sedi come gallerie internazionali, da David Zwirner a Gagosian, da Blum & Poe a Thaddaeus Ropac.
Clément Delépine, direttore dell’evento, ha dato un volto “familiare e nuovo” a Paris +, senza cambiamenti radicali rispetto alla FIAC, ma con molte novità. Grazie alla partnership con il Gruppo Galeries Lafayette è stato aumentato il numero delle gallerie emergenti, che sono state inoltre piazzate nel cuore del Grand Palais Éphémère.
Paris + è anche nella capitale con il progetto Sites che porta installazioni e sculture, accessibili al pubblico, in luoghi emblematici come il Jardin des Tuileries-Domaine national du Louvre, Place Vendôme, Musée national Eugène-Delacroix e Chapelle des Petits-Augustins. Infine, Conversations, una serie di incontri tra personalità del mondo dell’arte proposti da Pierre-Alexandre Mateos e Charles Teyssou, presso il Bal de la Marine, una chiatta ormeggiata ai piedi della Torre Eiffel