Ritorna con aria di festa e gran galà la cerimonia di premiazione più importante della televisione, gli Emmy Awards, dopo due anni sottotono a causa della pandemia.
La maggioranza degli show vincitori sono produzioni di piattaforme digitali, ciò conferma il trend degli ultimi anni che vede la fruizione online trionfare sulla televisione tradizionale.
L’Emmy più ambito della serata, assegnato alla migliore serie drammatica, va a Succession (produzione HBO), che conferma la saga della famiglia Logan come un grande successo di critica e pubblico. Premiato anche Matthew Macfadyen come miglior attore non protagonista.
A rubare la scena è però Zendaya che con la sua sconfinata eleganza accoglie per la seconda volta il riconoscimento come interprete di Rue Bennet, la protagonista della serie drammatica Euphoria (HBO max). “Grazie per questa serie così difficile, grazie a Sam (regista e sceneggiatore) che ha voluto condividere Rue con me e a credere in me quando io non lo facevo. Il mio desiderio era che Euphoria potesse aiutare gli altri, sono così grata per le storie che mi hanno raccontato”, condivide l’attrice commossa.
Non è una sorpresa che Squid Game, la famosa serie Sudcoreana, si aggiudichi ben 6 Emmys, ha, infatti, già raggiunto il record di serie più vista di Netflix. Gli attori Lee Jung-jae e Lee You-mi conquistano un altro record essendo i primi attori non di lingua inglese ad aggiudicarsi i premi come migliori interpreti di una serie drammatica. Anche il regista, Hwang Dong-hyuk, viene premiato per l’episodio “Red Light, Green Light” e ringrazia l’Academy e il pubblico: “Da quando abbiamo ricevuto 14 nomination continuano a dirmi che ho fatto la storia, ma non l’ho fatta certo da solo: voi avete aperto la porta a Squid Game e ci avete portato su questo palco. Spero che non sia l’ultima serie non inglese ad essere presentata qui, e spero non sia il mio ultimo Emmy. Torneremo con la seconda stagione”.
Grande successo anche per Ted Lasso (produzione Apple Tv+) premiato come miglior comedy show con il miglior protagonista Jason Sudeikis, già vincitore grazie allo spassoso ruolo dell’allenatore di calcio negato nel gioco, ma carico di ottimismo e di umanità.
Nel campo delle miniserie sbaraglia la concorrenza The White Lotus, serie HBO che fa una spietata satira sociale legata ai vizi e ai capricci degli ospiti di un resort extra lusso.
L’importante premio come miglior attrice protagonista di una serie comica lo vince Jean Smart, secondo Emmy grazie ad Hacks, ancora inedita in Italia.
Grande novità la sitcom Abbott Elementary che al suo esordio guadagna già 3 Emmys, tra i quali miglior scrittura per Quinta Brunson e miglior attrice non protagonista per Sheryl Lee Ralph. Infine, il grande Michael Keaton è il miglior attore di una miniserie per Dopesick (Disney+) e la talentuosa Amanda Seyfried lo è per la serie The Dropout (Hulu).
Una serata all’insegna della qualità e dell’eccellenza, ma non mancano le polemiche dei fan del famoso show Stranger Things, che nonostante le numerose nomination si aggiudica “solamente” premi tecnici, come miglior trucco e miglior colonna sonora.