Realizzato dal celebre duo di fotografi Mert & Marcus, il nuovo adv del marchio ammiraglio del gruppo Kering celebra il mondo del grande schermo.
“Sono sempre stato affascinato dal mondo del cinema – sottolinea Alessandro Michele, direttore creativo della maison -. Dalla sua capacità di raccontare storie in grado di scandagliare l’avventura umana e le sue derive. Dalla sua abilità visionaria di scavare nel reale e di farne oggetto di interrogazioni immaginifiche e vertiginose”.
Del resto, continua il creativo, “questo sguardo così attento all’umano mi è particolarmente vicino. Quando penso a un vestito non lo immagino mai separato dalla storia e dalla vita di chi lo indossa. Un abito, per me, non è mai solamente un pezzo di stoffa, piuttosto lo strumento attraverso cui riusciamo a narrare chi decidiamo di essere, a mettere in forma i nostri desideri e il senso ultimo del nostro stare. Per questo motivo ho sempre pensato alle mie collezioni come a dei film capaci di restituire una cinematografia del presente: una partitura di storie, eclettiche e dissonanti, capaci di sacralizzare l’umano e la sua capacità metamorfica”.
Con la campagna ‘Exquisite’ Michele ha voluto rendere omaggio al cinema, celebrando uno dei suoi più luminosi maestri, Stanley Kubrick. “Un cineasta filosofo – prosegue lo stilista – che ha saputo, meglio di altri, restituire la magia di quell’intreccio inestricabile attraverso cui il cinema trasuda e magnifica la vita stessa. Di Kubrick ho sempre ammirato la portentosa abilità nel cimentarsi su temi diversissimi. La carica sperimentale di Kubrick sopravanza tutte le possibili categorizzazioni. Ogni film condensa, infatti, anime molteplici in cui il distopico si incastra alla parodia, il dramma diventa commedia umana, l’orrore assume le sembianze di un trattato psico-filosofico, il sentimento del vero sfocia nel perturbante. Kubrick è stato, in fondo, un vero e proprio scultore di generi: l’unico regista ‘transgenere’, in anticipo sui tempi. Questa sua capacità di costruire storie sempre eccedenti di significato, di veicolare narrazioni in grado di valicare i confini e di incendiare le etichette, è sempre stata per me fonte di profonda ispirazione”.
Nella campagna pubblicitaria, Michele ha voluto scomporre, mescolare, innestare e riassemblare i film del regista statunitense. “Fedele ad una mia prassi creativa – evidenzia – mi sono appropriato di quelle pellicole, risemantizzandole. Le ho popolate dei miei vestiti. Provando a costruire corto-circuiti in cui l’abito di Adidas, che aveva già perso il suo statuto di oggetto sportivo per diventare un costume vittoriano, compare come un nuovo personaggio nella sceneggiatura di ‘Barry Lyndon’. Il vestito, disegnato da Laura Whitcomb, con cui Madonna solcava negli anni ’90 la scena newyorkese, si inserisce nelle scene gotiche di ‘Shining’. Il rito oscuro ed enigmatico di ‘Eyes Wide Shut’ accoglie una venere in pelliccia, impreziosita da sensuali perle di stampo borghese”.
In ‘Exquisite’, continua poi il tentativo di Michele di mescolare l’alto con il basso, “questa volta in maniera coerente e sinergica con la grammatica del grande regista – sottolinea -. Nelle sequenze selezionate è come se Nietzsche, Kant e Freud dialogassero con la strada. Le più grandi domande sul senso della vita diventano immagini pop. Trasfigurazioni complesse sul piano del significato si trasformano in accessi immediati sul piano dell’esperienza. Tutto diventa immagine iconica, simbolicamente raffinata ma capace di depositarsi all’interno di una cultura decisamente popolare. Ho scelto Kubrick anche per questo. Quello che ha prodotto fa parte dell’immaginario collettivo. Il suo essere un rabdomante della visione ha reso le sue opere riconoscibili al pari della Cappella Sistina, della Vergine delle Rocce o dei Simpson. Manipolarne le immagini, rilanciandole all’interno di un inedito quadro semantico, acquisisce dunque lo stesso senso che può avere un hackeraggio della Gioconda. Con in più l’afflato e il coinvolgimento empatico che solo la macchina della finzione cinematografica riesce a produrre”.