Il J. Paul Getty Museum di Los Angeles restituirà sculture antiche e altre opere d’arte che sono state trafugate dall’Italia. Il museo ha annunciato che la prima tranche di consegne è prevista il mese prossimo e riguarderà il gruppo scultoreo “Orfeo e le sirene“; altri quattro pezzi seguiranno in un secondo momento, tra cui una gigantesca testa di marmo, un bruciatore di incenso, uno stampo antico per la realizzazione di ciondoli e un dipinto dell’800.
In ossequio alle sue politiche di rimandare nei paesi di origine pezzi rubati o scavati illegalmente, “Orfeo e le Sirene” sono stati nel frattempo rimossi dalle gallerie in attesa che vengano rimpatriati. L’estrema fragilità del gruppo del quarto secolo avanti Cristo – originariamente le statue erano policrome con tracce di colori dall’arancio dorato al rosa, il rosso, nero e marrone – richiederà speciali attrezzature e procedure per il trasloco in Italia.
Dal 2006 le statue comparivano in un elenco di manufatti di cui l’Italia rivendicava il possesso. Provenienti probabilmente dall’area tarantina, sono state “prenotate” dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto che si è detto ben disposto ad accoglierle.

Orfeo e le Sirene 2
“Grazie al loro lavoro abbiamo determinato che questi oggetti devono essere restituiti”, ha detto Timothy Potts, il direttore del Getty, in un comunicato diffuso dal museo. “Apprezziamo la nostra ottima relazione con il Ministero della Cultura e con i nostri colleghi in tutta Italia con cui condividiamo la missione per la tutela del patrimonio culturale”, ha detto Potts.
“Nelle prossime settimane l’opera rientrerà e verrà inizialmente esposta al Museo dell’arte salvata per poi essere presto restituita al suo territorio di origine, come è ormai consuetudine. Ringrazio le donne e gli uomini del Cctpc e del nostro corpo diplomatico per l’impegno, la professionalità e la determinazione con cui hanno conseguito questo straordinario risultato, che riporta in Italia un’opera di eccezionale valore”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha commentato l’annuncio del Getty Museum.