Una magnum di Champagne Avenue Foch 2017 è stata battuta all’asta a Londra per 2,5 milioni di dollari, ad aggiudicarsela due investitori italiani in criptovaluta Giovanni e Piero Buono.
Cifra che rende lo Champagne della maison di Chamery il più caro al mando. Ma c’è un “però”. La cifra è legata principalmente all’NFT che conferisce la proprietà intellettuale ed i diritti dell’ormai famosa “Bored Ape Mutant”(letteralmente, la “scimmia mutante annoiata”) e di tutti gli altri disegni presenti sulla bottiglia.
La curiosità, come riporta il quotidiano “Wall Street Journal”, è che l’acquisto non è stato fatto in criptovaluta, come si potrebbe facilmente immaginare, ma in dollari. Nonostante ciò, l’obiettivo, evidente, è quello di puntare ancora una volta i riflettori sulle potenzialità dei token non fungibili, puntando proprio su una delle collezioni più famose, gli NFT Mutant Ape Yacht Club.
La bottiglia fisica presenta un’opera d’arte dell’artista Mig ed è tempestata di cristalli Swarovski tagliati a diamante incorporati nel design, mentre lo Champagne è un 100% uve Premier Cru, prodotte nella tenuta a conduzione familiare di Allouchery, Chamery.
Il progetto è stato creato dall’imprenditore britannico ed esperto di Champagne di lusso Shammi Shinh, che in precedenza aveva venduto una bottiglia di Champagne chiamata Taste of Diamonds, acquistata da Liam Payne dei One Direction, che all’epoca aveva solo 19 anni.
“Dato che viene venduto come NFT, mi aspetto che venga scambiato alcune volte sul mercato prima che la bottiglia fisica approdi all’individuo giusto che la terrà come HODL (hold on to dear life – tieni duro per rimanere in vita, come si usa dire nel gergo delle criptovalute, ndr)”, ha detto Shinh. “Per ricevere la bottiglia di Champagne fisica, l’acquirente dovrà bruciare l’NFT. Lo Champagne stesso è un’opera d’arte e ha una qualità senza pari”.