Miu Miu collabora con gli artisti Nathalie Djurberg & Hans Berg, che hanno disegnato i gioielli della collezione Autunno/Inverno 2022. Ampliando la percezione di ciò che possono rappresentare la moda e l’ornamento in sé, la partnership rende tangibile l’impegno nel lungo termine di Miu Miu a offrire un proprio contributo artistico.
Ispirati alla loro serie di sculture del 2015 “A Thief Caught in the Act”, in cui uccelli variopinti rubano pillole altrettanto colorate e minuscoli animaletti da un tavolo, esprimendo – secondo gli artisti – “il desiderio di evadere con garbo e umorismo”, i gioielli sono tattili, apparentemente innocenti ma sempre con una punta di monelleria. Esprimono una tensione primaria presente non solo nell’opera di Djurberg e Berg ma anche nel linguaggio Miu Miu, dove mettono ancor più in evidenza i paradossi che rimangono volutamente fondamentali per il marchio.
“Volevamo che il titolo fosse confortante, ma allo stesso tempo eccitante e un po’ mistico,” affermano. “Secondo noi si declina su più livelli,” uno dei quali è sicuramente il grande fascino esercitato su chiunque li veda da questi minuscoli manufatti dalla forma perfetta.
‘Pillole’ luccicanti e semplici figure di animali mettono in discussione l’idea di gioielleria preziosa nella forma che è più familiare alla maison, creando però un rapporto intimo con chi li indossa ed esprimendo l’idea di qualcosa di estremamente personale, concepito per essere comunque molto caro. Sia gli animaletti che le pillole sono realizzati con elementi in resina rifiniti a mano e in metallo galvanizzato lucidato a mano con una finitura dorata nickel free.
I gioielli si presentano in speciali scatole dipinte con flora e fauna in una tavolozza di colori sgargianti che riprendono il monile in esse contenuto e con stampato il marchio Miu Miu. Aprendo la scatola, un carillon all’interno suona musica composta da Hans Berg appositamente per il progetto.
Oltre ad avere creato i gioielli, dal design al packaging, Djurberg and Berg sono responsabili anche della direzione artistica della campagna che accompagna il lancio, portando così la collaborazione a un livello ancora più profondo. Gli scatti di Julien Martinez Leclerc immortalano l’ingresso nell’universo Miu Miu dell’attrice Isadora Bjarkardóttir Barney, che si aggiunge a una folta schiera di muse Miu Miu emergenti e interdisciplinari, accomunate dalla loro diversità e dal loro atteggiamento appassionatamente individuale.
Fotografati da prospettive estreme, i gioielli sono visti un momento attraverso i suoi occhi, un altro attraverso i nostri e un altro ancora attraverso quelli di creature di un altro mondo – di nuovo quegli uccelli e una grande mano scheletrica dalle dimensioni improbabili. Un riflesso della natura intima e personale del prodotto, che ne esagera però anche le proporzioni in modo volutamente disorientante.
“Ho incontrato per la prima volta Nathalie e Hans nel 2005”, racconta la fondatrice e stilista di Miu Miu, Miuccia Prada. “Tre anni dopo abbiamo esposto il loro lavoro alla Fondazione Prada e da allora il nostro dialogo è stato costante. È stato così interessante vedere come il loro lavoro si è sviluppato nel tempo, abbracciando diversi mezzi, e sempre desideroso di confrontarsi con una nuova mentalità. È proprio questo il fulcro del nostro progetto “A Remedy” con Miu Miu, che segue la tradizione consolidata di “Artists as Jewellers”, ma con un atteggiamento completamente contemporaneo”.
“Il nostro lavoro è sempre stato frutto di una profonda esplorazione personale, un modo per capire il mondo che ci circonda, per dargli un senso e viverlo da diversi punti di vista,” dicono Djurberg e Berg. “Esprimendoci e creando, cerchiamo di arrivare a comprendere ciò che ci sta intorno.” E di A Remedy in particolare dicono: “È positivo poter lavorare in modo inconsueto, rendere meno rigidi i meccanismi predefiniti in base a cui opera il nostro cervello. Per noi, questa era un’opportunità per essere giocosi e affrontare qualcosa di assolutamene nuovo. Ti fa pensare in maniera diversa e in questo modo si possono presentare cose veramente originali e inaspettate.”