Avvio sottotono del primo weekend dei saldi estivi per il settore abbigliamento-accessori.
Il primo week end dei saldi estivi (2-3 luglio) nel settore abbigliamento-accessori non compensa le aspettative dei retailer in un parziale recupero delle perdite (-19%) subite nei primi 5 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo 2019.
Lo spettro inflattivo grava sulle tasche degli italiani, l’86% delle aziende dichiara un andamento allineato o peggiore rispetto al primo week end di saldi dell’anno scorso. Nel 50% di questi la flessione è stata superiore al –20%.
Sono i dati che emergono dall’indagine semestrale sull’andamento dei saldi stagionali condotta dal Centro studi retail Confimprese su un campione di aziende composto per il 70% da insegne dei settori abbigliamento-accessori e per il 30% da altro retail. Per le imprese che hanno avuto un trend negativo rispetto all’avvio dei saldi 2021, la principale motivazione della decrescita è economica e relativa all’andamento dei prezzi (50%) e alla conseguente riduzione del potere di acquisto (75%).
Minore è, invece, l’impatto derivante dalla situazione geopolitica (13%) e dalla preferenza dei consumatori a dedicare il proprio tempo libero ad altre attività (13%).
“I dati emersi non sorprendono, in quanto il caro prezzi morde i consumi e crea un clima di incertezza che suggerisce la massima cautela”, ha affermato Mario Maiocchi, direttore del Centro studi retail Confimprese. “La partenza difficile di abbigliamento-accessori con un negativo a doppia cifra il primo weekend, che in genere è quello di maggiore traffico nei negozi in periodo di saldi, avrà un impatto importante sui bilanci aziendali e implica probabili giacenze di invenduto a fine stagione. Il migliore andamento di altro retail riflette, invece, lo stato dell’arte del settore che, anche nei momenti critici della pandemia, ha sempre tenuto la barra più dritta rispetto al resto del mondo dei consumi”.