Il lusso inizia la sua lenta ripresa. Balzo delle esportazioni di orologi svizzeri a maggio 2022. Lo scorso mese, l’industria dei segnatempo ha registrato un aumento del 13,6% annuo a 2 miliardi di franchi svizzeri (pari a 1,96 miliardi di euro al cambio di oggi) delle vendite oltre i confini elvetici. Un dato che evidenzia una decisa accelerazione dell’export rispetto al +7,3% di aprile.
Per quel che riguarda i prodotti esportati, il traino in maggio è venuto ancora una volta dagli orologi di gamma alta, con prezzo all’export sopra i 3 mila franchi, che hanno registrato un incremento in valore del 20%; i segnatempo di gamma medio-alta, con prezzo tra i 500 e i 3 mila franchi, hanno registrato una sostanziale stabilità (-0,2%); gli orologi di gamma media, con prezzo tra i 200 e i 500 franchi, hanno invece registrato nel mese una netta contrazione (-22%), mentre i segnatempo della gamma di base, con prezzo sotto i 200 franchi, hanno avuto un incremento, seppure contenuto (+3,9%).
Per quel che concerne le aree geografiche, ci sono stati buoni aumenti per gli Stati Uniti e per i principali mercati europei, inclusa l’Italia che si conferma al decimo posto. Questo l’andamento dei dieci maggiori mercati nel mese di maggio: Stati Uniti +34%, Hong Kong -3%, Giappone +29%, Regno Unito +36%, Singapore +27%, Francia +89%, Germania +25%, Cina -65%, Emirati Arabi Uniti +25%, Italia +16%
“A maggio le esportazioni di orologi svizzeri hanno recuperato un po’ di slancio rispetto ad aprile, nonostante il blocco della Cina, grazie alla forte ripresa in Europa e Giappone e alla persistente e solida domanda in America”, hanno commentato gli analisti di Intesa. “Si tratta di una notizia positiva, anche se permane la preoccupazione per il futuro sviluppo del mercato cinese”.