Il Prosecco torna protagonista nei dati rilevati dall’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) che annunciano un aumento tendenziale in valore del 18,3% (1,7 mld di euro) dell’export di vino italiano durante i primi tre mesi del 2022. I valori positivi sono trainati dal nuovo record degli spumanti Made in Italy che registrano un +35,6%, ovvero una crescita raddoppiata rispetto ai classici vini fermi.
Tutti i mercati presentano una domanda più elevata, come nel caso della Germania e della Cina, mentre per Russia e Ucraina si segnano crolli del 65% e del 98%. “I numeri messi a segno dal vino italiano, ma anche da quello francese che chiude a +24%, sono sorprendenti, ancor più se si tiene conto di un 2021 in doppia cifra. È però troppo presto per capire che direzione prenderà il mercato nei prossimi mesi, con una domanda potenziale sempre più afflitta da una congiuntura negativa e dall’escalation della spirale inflattiva. Se a ciò si aggiunge l’aumento dei costi delle materie prime secche, che per le aziende si traduce in un surplus medio di spesa di oltre il 30%, è importante mantenere cautela ed evitare trionfalismi che potrebbero essere confutati nei prossimi mesi” ha dichiarato Paolo Castelletti, il segretario generale Unione italiana vini.
Lo sparkling è l’unico a mantenere i segni positivi in tutte le categorie, in primis sulle piazze internazionali, come Usa (+18%), Uk (+87%) e Germania (+20%). Il Prosecco mette il turbo con cifre record a livello planetario e con il doppio degli ordini ricevuti da parte di Uk (+93%), Polonia (+85%) e Canada (+76%).
Tutti dati confermati durante l’apertura di Spumantitalia, secondo cui il boom di richieste post-Covid ha anticipato la tabella di marcia che preannunciava il superamento dell’un miliardo di bottiglie prodotte. Oggi, infatti, i numeri parlano di 1,1 miliardi di pezzi entro la fine del 2022 e 1,25 miliardi entro fine 2023.
La crescita deriva anche dall’avvicinamento del mondo delle bollicine ad altri settori come quello della moda o delle automobile, che hanno trainato i consumatori a conoscere le grandi etichette ancora poco conosciute.