Composta per ora da pochi filari, di recente sottoposti alla potatura invernale, la prima vigna urbana di Firenze si trova a Piazzale Michelangelo ai piedi della statua del “David” di Michelangelo, sulla collina che sovrasta l’Arno con una vista che spazia dalla Cupola del Brunelleschi ai colli di Fiesole.
I terreni, esposti a nord-est, sono gestiti dalla griffe Donne Fittipaldi di Bolgheri, guidata da Maria Fittipaldi Menarini che, con le quattro figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, ha promosso il nuovo progetto: nasce dalla spontaneità l’idea di creare una coltura urbana nella “culla del Rinascimento” italiano e di associarla al nome di Michelangelo Buonarroti.
L’iniziativa, avviata durante l’autunno del 2021, prevede una completa riconversione dell’impianto con l’introduzione di un migliaio di viti da coltivare con un sistema ad alberello, il più adatto alla pendenza del terreno e perfetto per garantire una buona simbiosi con le piante di olivo già in produzione: le varietà di uva scelte sono il Sangiovese, l’Abrostine, il Canaiolo Nero, il Rasone e il Mammolo Eletto, già presenti all’epoca di Michelangelo, mentre le loro vendemmie sono previste per Settembre 2025.
“Con la “Vigna Michelangelo” prende forma il primo progetto di Vigneto Urbano a Firenze” spiega l’enologo Emiliano Falsini. “Un progetto ambizioso, affascinate e suggestivo in uno degli scenari più belli ed evocativi della città. Un impegno importante, volto al recupero dell’antica viticoltura cittadina da sempre presente nella città e dove il vino ha rappresentato, nel corso della storia, un importante segno distintivo”.