Il Single Malt italiano creato dal produttore artigianale di grappa è già un adulto dopo sei e passa anni di maturazione e affinamento.
Mentre Jacopo Poli è emozionato come un ragazzino quando riceve i giornalisti e presenta il primo whisky della Distilleria veneta, battezzato, tuttavia, con un nome importante, “Segretario di Stato”, perché dedicato al cittadino più noto di Schiavon il Cardinale Pietro Parolin, alto rappresentante della Santa Sede. E non lontano dalle barriques dove affina il Single Malt si trova un ambiente della cantina dedicata “agli eroi”, cioè a tutte le persone umilissime che hanno lavorato e speso la loro vita in passato per la distilleria, svolgendo le mansioni più faticose. Quando andate a Schiavon da Poli, oltre a visitare il bel Museo della Grappa e la distilleria, fatevi mostrare il commovente filmato degli “Eroi”.
Ma torniamo al nuovo nato, il Whisky Segretario di Stato, tra i primi e i pochissimi di produzione italiana (si contano praticamente sulle dita di una mano). Il Single Malt richiede una perizia formidabile e anche se probabilmente in Italia tanti birrifici artigianali ci stanno ragionando sopra, un produttore di distillati e liquori del calibro di Poli non può non possedere una marcia in più. E lo dimostra eccome con questo primo whisky che rilascia oggi, dopo cinque anni di maturazione in botti di rovere (ex vino bianco) e un anno di affinamento ulteriore in botti di Amarone. Pertanto si tratta di un distillato più “Made in Veneto” che Made in Italy. Ma soprattutto è il know how notevolissimo di distillatori di razza di Poli e del suo team che ha consentito di mettere a punto un Whisky sì legato al territorio, ma insieme competitivo a livello internazionale.
“C’è ancora un lungo lavoro da fare”, ammette Jacopo Poli, “facciamo prove su prove e lavoriamo, come per gli altri prodotti alla ricerca continua della massima qualità possibile”. Eppure anche dagli assaggi compiuti direttamente dalle botti, oltre che della prima edizione imbottigliata in 1898 esemplari (come l’anno di nascita della Distilleria), è indubbio che sia stata intrapresa la strada giusta.
Il primo Segretario di Stato è frutto di una distillazione di puro malto d’orzo (40% torbato, il restante non torbato) in piccoli lotti in alambicchi Athanor, modificati apposta per estrarre il meglio della materia prima. E nella materia prima non possiamo non menzionare anche l’acqua purissima che proviene dalla falda del Monte Grappa. Il malto torbato e quello non torbato sono distillati separatamente e quindi assemblati nelle botti. Il risultato finale oggi è assai convincente, intanto ci troviamo di fronte a un vero whisky single malt, non a una grappa o altro che assomiglia al whisky. Quindi dall’analisi olfattiva al gusto in bocca troviamo una seducente complessità aromatica, equilibrio, armonia il tutto tenuto insieme da 43 gradi di volume alcol. Ma abbiamo avuto l’onore di assaggiare anche un campione di 46 gradi niente affatto male. Quarantasei gradi come quelli del Gin Marconi 46 della maison rilasciato per la prima volta nel 2012 e che ancora oggi rappresenta un’eccellenza tra i gin italiani. Gli spirits della audacia, della tenacia e della passione ancora circondano gli alambicchi della distilleria di Schiavon.