Nasce grazie ai medici dell’Associazione Culturale Pediatri (Acp) l’iniziativa “Libri che divertono, che crescono, che curano: i servizi sanitari promuovo la lettura in famiglia”, che prescrive libri per bimbi prematuri, malati oncologici o con problemi del neuro – sviluppo.
Secondo la presidente Acp Stefania Manetti, il momento della lettura, esattamente come una medicina, garantisce un momento di reciproco ascolto, in cui è possibile immaginare un futuro diverso dalle impegnative realtà che a volte le famiglie sono costrette ad affrontare; è un atto che promuove la cura, lo sviluppo e che rafforza il rapporto tra genitori e figli.
Il progetto è spiegato in dettagliate linee guida, rivolte sia alle famiglie che al personale sanitario, ed è anche supportato da documentari, materiali formativi e dalla creazione di nuovi spazi ospedalieri dedicati alla lettura.
Giorgio Tamburlini, presidente del Centro per la Salute del Bambino, spiega che nel caso dei neonati prematuri, è possibile incorrere in disturbi del linguaggio, causati dallo stress uditivo della terapia intensiva neonatale e dalla riduzione del dialogo diretto con la madre: la lettura diventa dunque un intervento diretto sulla formazione linguistica e su ogni aspetto neurocomportamentale.
La lettura serve invece a prevenire e gestire ansia e depressione nel caso di bambini con malattie oncologici, mentre per i bambini con disabilità intellettiva i libri possono trasformarsi, grazie alla tecnologia, in attività interattive, garantendo così un’esperienza efficace e totalmente assimilabile a quella della lettura tradizionale.