Il futuro della moda è sempre più sostenibili e lo dimostra il progetto che nasce sulla scia dell’iniziativa “Recycle your fashion” che ha come obiettivo quello di dare seconda vita ai capi inutilizzati. Sono McArthurGlen Designer Outlet e la Nuova Accademia di Belle Arti (Naba) che hanno esposto la loro idea progettuale in un incontro in cui erano presenti il ricercatore Cnr e conduttore televisivo Mario Tozzi, la regional director del gruppo McArthurGlen Donatella Doppio, il direttore di Nada Silvia Simoncelli, l’attrice Valentina Melis e Luca Belotti, responsabile dei corsi in Accademia.
Il sistema di riutilizzo e molto semplice, in quanto il consumatore consegna i vestiti ad uno dei centri McArthurGlen ricevendo il 10% di sconto immediato su altri acquisti, mentre il capo consegnato verrà utilizzato per creare un nuovo look dagli studenti della sede di Roma e Milano.
A coordinare le collezioni sono stati Alessandro Manzi, docente Naba, il già citato Luca Belotti e il course advisor leader Diego Mandrefa, i quali le lanceranno ufficialmente negli outlet di Castel Romano e Serravalle fino al 19 dicembre.
Nel primo è presente “People Forget You’re Alive”, un progetto visivo e testuale creato da due studentesse del triennio di Fashion Design del campus di Roma, Roberta Cuomo, Irene Loreti e Ludovica Del Verme, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico tutte le fasi produttive di un capo, valorizzandone il valore intrinseco.
“Le capsule collection – ha dichiarato Donatella Doppio – realizzate dagli studenti dell’Area Fashion Design di Naba rappresentano davvero un’evoluzione positiva e complementare al progetto “Recycle your Fashion”, un’iniziativa che abbiamo lanciato solo pochi mesi fa e che ha già riscosso un forte interesse in tutti i nostri centri in Italia. Questi progetti riflettono la volontà del Gruppo di sensibilizzare il consumatore verso una maggiore responsabilità sociale ed ambientale, ma sono anche esempi della forte determinazione con cui ci impegnano direttamente nell’economia circolare, nel contrasto allo spreco e nella promozione di un consumo consapevole”.
Un’iniziativa partita con il piede giusto, dato che oltre duemila clienti hanno già portato i capi presso i centri di raccolta e la cifra ricavata dagli acquisti sarà donata in seguito all’Ong “The Ocean Cleanup”.