La moda entrerà nel mondo del metaverso. Quest’ultimo concetto è esploso grazie a Mark Zuckerberg che ha intenzione di creare un mondo virtuale che sia in grado di riprodurre dinamiche della realtà quotidiana. Dunque, il mondo che conosciamo verrà ricostruito nel digitale con tutti i suoi elementi, offrendoci la possibilità di guidare una Ferrari o di assistere a un concerto di Travis Scott.
Queste caratteristiche portano molti a indicarlo come il futuro dell’economia e della società, moda compresa. I marchi di lusso creano contenuti e prodotti digitali già da molto tempo. I casi più noti e significativi sono sicuramente Balenciaga x Fortnite, Louis Vuitton x League of Legends, Gucci x Roblox e Valentino x Marc Jacobs.
Nelle trame della fashion industry è caratterizzante la centralità della realtà aumentata. Come i social media e gli influencer, il metaverso infatti va inteso come una nuova possibilità per la moda.
«Oggi viviamo in molti mondi paralleli, virtuali e fantastici. L’avvento di internet negli anni 90 ha creato un nuovo mondo mediatico sempre più grande. I marchi di lusso stanno creando nuovi spazi immersivi per incontrare i loro clienti, utilizzando nuove tecnologie grafiche simili al gioco: flagship store virtuali, eventi virtuali, ambienti virtuali completamente nuovi. Il logico passo successivo è quello di creare prodotti virtuali per i consumatori da godere in questi nuovi mondi paralleli. I marchi leader lo stanno già facendo» afferma Luca Solca, advisor di Bernstein.
La co-founder del Museum of contemporary digital art, Serena Tabacchi, spiega: “Facebook è arrivato due anni in ritardo, prima c’erano già delle piattafomre come Decentraland che avevano proposto degli universi paralleli virtuali. Ma è comunque la conferma che una realtà parallela, figlia della realtà aumentata è sempre più possibile. Il metaverso sarà il nuovo social media e un nuovo modo di interfacciarsi al mondo.”
“Se il web ci ha reso liberi di fare qualcosa il metaverso ci rende invece liberi da qualcosa. Se questo nasce come sentimento di libertà e integrazione, una startup può crescere e perfino entrare tra le big five.” prosegue “Lo shopping e l’arte poi lo abbiamo visto in film come Rady player one, che ha acelerato questa idea di vita aumentata al 70% e con la possibilità di arrivare al 90%. Si tratta solo di una questione di tempo.”