Come ogni anno la nota società statistica Brand Finance ha pubblicato la classifica mondiale delle prime dieci etichette di Champagne & Wine per valore economico, riscontrandone in generale un significativo calo di circa il 10% rispetto all’anno precedente. La principale causa di questa diffusa inversione di marcia è ovviamente da attribuire al Covid che limitando soprattutto il settore HO.RE.CA ha condannato in questi ultimi 15 mesi i produttori di tutto il mondo a ridimensionare il proprio sistema distributivo. Il valore complessivo delle dieci cantine prese in analisi dalla società londinese è infatti passato dai 7,4 miliardi di dollari del 2020 ai 6,7 miliardi dell’anno corrente.
A dominare la classica 2021, per il secondo anno di fila, è la Moët et Chandon del colosso francese Lvmh che, seppur in calo dell’11%, fissa il suo valore a quota 1,225 miliardi di dollari. Il secondo brand più prezioso al mondo è invece il cinese Changyu che, confermando anch’esso la posizione dello scorso anno, vale circa 1,174 miliardi di dollari. Chiude infine il podio un altro produttore francese, ovvero Veuve Clicquot con un valore di 855 milioni di dollari, in calo del 10,9% sul 2020.
Al quarto posto ritroviamo poi l’americano Chandon, seguito dal celebre Dom Pérignon, unico in classifica ad aver registrato un segno positivo (+2%), con 820 milioni, a seguire il noto brand californiano Barefoot con 509 milioni e gli australiani Lindeman’s e Beringer, rispettivamente valutati 367 e 300 milioni di dollari.
Chiudono in nona e decima posizione Martini con 295 milioni, in netta flessione rispetto alla scorso anno (-21%), e il cileno Concha y Toro, il più importante produttore ed esportatore di vino in America Latina, con 293 milioni di dollari.