Il più grande diamante viola-rosa del mondo andrà all’incanto da Christie’s la prossima settimana. Gli analisti stimano che potrebbe essere venduto a 38 milioni di euro.
La rara pietra è soprannominata Sakura, termine che in Giappone viene utilizzato per indicare il fiore di ciliegio (un nome non casuale visto il colore del diamante).
La pietra da quasi 16 carati è incastonato su un anello di platino ed è affiancato da due brillanti a mezzaluna. Il gioiello rarissimo guiderà l’imminente asta di Christie’s “Magnificent Jewels” a Hong Kong il 23 maggio.
Nel mondo dei diamanti rosa, le pietre di grandi dimensioni sono quasi impossibili da trovare. Christie’s afferma che meno del dieci percento dei diamanti rosa pesano più di un quinto di carato. Sakura supera di 80 volte questa stima, visto i suoi 15,81 carati.
Il Sakura è anche un carato più pesante di The Spirit of the Rose, la pietra da 14,8 carati comprata per 27 milioni di euro all’asta di Sotheby’s l’anno scorso (pietra che tra l’altro è diventata il diamante viola-rosa più costoso al mondo). Se il Sakura dovesse raggiungere la stima data dagli analisti, eclisserebbe comodamente The Spirit of the Rose e prenderebbe il titolo di diamante rosa più costoso al mondo.
A parte le sue dimensioni significative, il Sakura è anche ambito per il suo colore e la sua chiarezza. Classificato come impeccabile internamente, le imperfezioni della pietra possono essere individuate solo sotto ingrandimento. Inoltre, la pietra vanta una straordinaria trasparenza ottica, mentre la maggior parte dei diamanti rosa sono leggermente inclinati e sfumati.
La gemma presenta straordinarie tonalità rosa e viola che emulano quelle che si trovano nei fiori di ciliegio. In altre parole, non è solo grande ma anche dannatamente perfetta.
“Questa meraviglia della natura rara e magnifica rappresenta un’espressione unica di bellezza che ipnotizza attraverso la sua affascinante tonalità viola-rosa. Senza dubbio il diamante catturerà i cuori di intenditori e collezionisti di tutto il mondo”, dichiara Vickie Sek, ceo di Christie’s Asia Pacific.