Pandora, uno dei più grandi produttori di gioielli nel mondo, si avvicina ulteriormente alle politiche green che ormai governano molti settori produttivi del mondo. Una svolta epocale per l’azienda danese che ha scelto di non utilizzare più diamanti naturali ma solo più quelli sintetici accuratamente creati in laboratorio.
La scelta deriva dal sempre più ambito obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e lo sfruttamento dei dipendenti della propria azienda nelle zone dedicate all’estrazione. Nello scorso 2020, la produzione di questa tipologia di gemme è cresciuta in modo esponenziale e il Word diamond center e la società Bain, tramite i loro report, hanno constatato che questo trend sta prendendo sempre più piede, soprattutto in conseguenza all’attenzione crescente verso le pratiche eco-sostenibili.
La produzione di diamanti sintetici non richiede moltissimi anni ma sono invece le tecniche produttive a richiederne di più, al fine di raggiungere livelli molto alti e permettere quindi alle aziende di realizzare prodotti che soddisfino al meglio il cliente. Le prime modalità di creazione dei diamanti sintetici avviene tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, per poi giungere al 2021, anno in cui Pandora ha scelto ufficialmente di produrre solo più questo tipo di gemme.
I diamanti artificiali sono chimicamente e fisicamente uguali a quelli veri estratti dalle miniere e Pandora per realizzarli utilizzerà la tecnologia CVD con la quale le gemme vengono coltivate da una miscela di gas idrocarburi attraverso un processo chimico molto sofisticato.
La collezione dell’azienda danese si chiama Pandora Brillance e debutta oggi 6 maggio nel Regno Unito e poi negli altri mercati principali dal 2022. La nuova proposta comprende collane, anelli e diversi orecchini tutti che saranno realizzati con il 100% di energia rinnovabile entro il prossimo anno, fattore da tenere in considerazione dato che la creazione di diamanti artificiali richiede un dispendio di energia molto elevato.
L’amministratore delegato dell’azienda Alexander Lacik ha dichiarato che “è la cosa giusta da fare” per riuscire a promuovere un mercato e una produzione sempre più sostenibile. L’obiettivo di Pandora è infatti quello di convertirsi entro il 2025 in un’azienda carbon neutral che conseguentemente ridurrà anche il prezzo dei diamanti, il quale sarà più economico rispetto a quelli estratti nelle miniere.