Andando oltre le previsioni degli analisti di FactSet, il colosso del lusso Lvmh ha chiuso il primo trimestre dell’anno a quota 14 miliardi di euro, superando la cifra prevista di 12,67 miliardi. Numeri impressionanti che fanno ben sperare il patron Bernard Arnault sulla ripartenza a pieno regime del mercato internazionale. Rispetto ai primi mesi del 2020 il gruppo francese si porta infatti al +32%, segnando addirittura un +8% in confronto al primo quarter del 2019. I mercati in cui si è registrato l’aumento più significato sono l’Asia e gli Stati Uniti, in affanno invece l’Europa, ancora troppo soggetta alle restrizioni anti-covid.
Un andamento in generale fortemente positivo reso possibile da tutte le aree business del gruppo, dal settore moda e accessori che ha segnato una crescita organica del 52%, al settore vini e liquori che ha registrato un aumento dei ricavi del 36%, a quello di orologi e gioielli in salita del 138%, anche grazie alla spinta della new entry Tiffany & Co. ed infine quello di profumi e cosmetici che ha chiuso il trimestre al +18%. Unico neo è rimasto il settore del retail selettivo fermo al -5% a causa delle costanti limitazioni degli spostamenti fisici.
Tra i marchi citati da Lvmh per i notevoli successi di questi mesi spiccano Louis Vuitton, Dior, Celine e Loewe, favoriti dai risultati vincenti ottenuti dalle creazioni dei rispettivi Direttori Artisitici, da Maria Grazia Chiuri a Hedi Slimane.