La tecnologia, nonostante possa avere alcuni effetti negativi come la dipendenza generata dai videogiochi o dagli smartphone, è uno strumento fondamentale che ha permesso l’avanzamento delle scoperte e delle innovazioni in campo sanitario e non solo.
E’ il caso dello smartwatch marchiato Apple che, secondo alcuni studi effettuati dall’Università di Stanford, può essere utilizzato per diagnosticare la fragilità nei cardiopatici ovvero la loro ridotta capacità di camminare, monitorando attentamente la distanza percorsa dal paziente in sei minuti di passeggiata e confrontandoli con i test effettuati in ospedale.
Naturalmente il controllo può essere effettuato solo sui soggetti che dispongono di un Apple Watch, di un Iphone e di una specifica app attentamente valutata dall’Università inglese. Tali conclusioni sono giunte in seguito ad uno studio effettuato su 110 pazienti in lista di attesa per interventi vascolari e cardiaci.
I partecipanti hanno dovuto passeggiare per sei minuti indossando l’orologio Apple misurando la distanza percorsa a casa e all’ospedale. Il sistema di controllo potrebbe essere in grado di valutare l’incapacità di percorrere almeno 300 metri con una specificità ovvero la capacità di definire sani i pazienti dell’85% e una sensibilità ovvero la capacità di identificare quelli malati del 90% in clinica.
Fuori dall’ambito ospedaliero, la specificità è del 60% mentre la sensibilità è dell’83%. “Questo studio suggerisce che la fragilità e la capacità funzionale possono essere monitorate e valutate da remoto nei pazienti con malattie cardiovascolari, permettendo un monitoraggio dei pazienti sicuro e ad alta risoluzione” dichiarano i ricercatori dell’Università.