Dopo l’eccezionale traguardo raggiunto con una bottiglia di Romanée-Conti Grand Cru del 1990 venduta alla cifra record di 100 mila euro, la casa d’aste torinese Bolaffi torna al centro della scena internazionale annunciando per il 16 marzo ore 14:30 la vendita di 236 lotti di vini pregiati e distillati provenienti da più parti del mondo. L’evento si terrà esclusivamente online previa registrazione dal sito ufficiale dell’organizzatore.
Tra le bottiglie d’Oltralpe più ambite del catalogo spiccano quelle di Dom Pérignon Rosè, una del 1966, due del 1986 e tre del 1996 (base d’asta 35.000 euro) e due di Romanée-Conti Grand Cru del Domaine de la Romanée-Conti, rispettivamente del 1994 e 1997 (base d’asta 16.000 euro).
Tra i tesori del Belpaese primeggiano 11 bottiglie di Barbaresco Santo Stefano di Neive Etichetta Bianca del 1970 di Bruno Giacosa (base d’asta 3.200 euro), cinque bottiglie di Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno delle annate 1990, 1993, 1995, 1996 e 1997 (base d’asta 2.800€), tre bottiglie di Masseto del 2015 (base d’asta 1.600 euro), sei bottiglie di Brunello di Montalcino di Case Basse Gianfranco Soldera del 1987 (base d’asta 1.400 euro), otto bottiglie di Sassicaia di Tenuta San Guido del 1999, 2000, 2004, 2005, 2006, 2010, 2012 e 2014 (base d’asta 1.000 euro), cinque di Brunello di Montalcino di Biondi Santi – Tenuta Il Greppo, di cui due Riserva 1982, ed infine una doppia magnum di Ornellaia di Tenuta dell’Ornellaia del 2013. Insomma, tante bottiglie prestigiose che attendono solo di passare in mano ad un collezionista appassionato che saprà come farne al meglio tesoro.
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