Decollate dalla base Nasa di Cape Canaveral a fine 2019 sono rientrate in questi giorni sulla Terra, a bordo della capsula Dragon, le primissime bottiglie di vino inviate nello spazio per un periodo di invecchiamento. L’esperimento, condotto dalla startup lussemburghese Space Cargo Unlimited, con il sostegno tecnologico ed economico della SpaceX di Elon Musk, è durato ben 14 mesi e ha coinvolto 12 bottiglie di Bordeaux, attentamente conservate a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Alcune di queste ora saranno aperte per una degustazione esclusiva mentre le restanti finiranno in laboratorio per essere analizzate allo scopo di comprendere se e come la microgravità ne abbia influenzato il processo di invecchiamento.
La capsula, atterrata nel Golfo del Messico, al largo della Florida, oltre alle bottiglie di vino, ha trasportato anche 320 piantine di vite, anch’esse immediatamente trasportate in laboratorio in modo da comprenderne le modalità di adattamento allo stress del volo spaziale e soprattutto se abbiano o meno resistito alle radiazioni ad una così bassa gravità. Si tratta del primo esperimento di questo genere, il primo in grado di condurre a scoperte sempre più sensazionali anche nel campo dell’enologia.