Nel corso dell’ultimo anno, il turismo di lusso in Italia ha generato una spesa diretta superiore ai 9 miliardi di euro, rappresentando il 17% del totale del settore alberghiero, il cui valore complessivo è stimato in oltre 54 miliardi di euro. Questo dato emerge da un’indagine condotta da Demoskopika sul comparto dell’ospitalità d’alta gamma. Lo studio evidenzia inoltre che, tra il 2008 e il 2024, gli hotel a cinque stelle e cinque stelle lusso hanno registrato una crescita superiore alla media del settore: mentre le presenze complessive nelle strutture ricettive sono aumentate del 5,2% annuo, quelle nel segmento luxury hanno segnato un incremento del 9,2%, quasi il doppio.
A confermare l’appeal sempre più forte dell’Italia per la clientela alto-spendente è il numero di pernottamenti nelle strutture di fascia alta, che ha sfiorato i 12,8 milioni, con oltre 4,5 milioni di arrivi. Le previsioni per il 2025 suggeriscono un ulteriore aumento della domanda nel segmento lusso, con circa 4,6 milioni di arrivi e oltre 12,9 milioni di pernottamenti, segnando rispettivamente una crescita del 2% e dell’1,4% rispetto all’anno precedente.
L’analisi di Demoskopika ha inoltre individuato gli 11 Paesi stranieri con la maggiore incidenza sulla spesa turistica in Italia, basandosi su tre fattori chiave: il peso economico della spesa turistica di ciascun Paese, la spesa media per presenza e l’incidenza delle presenze sul totale del mercato estero. Insieme, questi 11 mercati rappresentano oltre il 65% delle presenze nel settore alberghiero italiano e hanno generato nel 2024 un giro d’affari diretto di circa 18 miliardi di euro, su un totale di 54 miliardi. La Germania si conferma primo mercato con una spesa di 5,3 miliardi di euro (30% del totale), seguita dagli Stati Uniti con 4,1 miliardi (23%) e dal Regno Unito con 1,7 miliardi (9,5%). A seguire, tra i maggiori Paesi di provenienza dei turisti alto-spendenti, si trovano la Svizzera (1,6 miliardi, 9%), la Francia (1,5 miliardi, 8,5%) e l’Austria (1,1 miliardi, 6%).