Per la collezione Autunno-Inverno 2025/26, Chiuri ha trasformato un teatro modernista costruito su misura alle Tuileries in un palcoscenico in cui la moda incontra la letteratura. Ha mescolato perfettamente gli elementi storici del tumultuoso romanzo Orlando di Virginia Woolf con elementi del DNA di Dior, traendo ispirazione da Gianfranco Ferré e John Galliano.
L’abito, dunque, non è solo un capo da indossare, ma un elemento di rappresentazione, un mezzo per definire identità, epoca, status e cultura. Maria Grazia Chiuri interpreta la moda come un attore attivo nella costruzione dell’immagine di sé, indipendentemente dal genere.
L’ispirazione letteraria
Tra le opere della letteratura mondiale, “Orlando” di Virginia Woolf, pubblicato nel 1928, emerge come riferimento centrale. Il romanzo narra la storia di un giovane nobile che, alla corte di Elisabetta I, attraversa epoche e trasformazioni fino a risvegliarsi donna dopo un lungo sonno. Un personaggio senza tempo, che vive fino all’epoca moderna, incarnando il concetto di identità in continua evoluzione. La vicenda si ispira alla biografia di Vita Sackville-West, figura cara all’autrice.
Il potere evocativo del testo woolfiano ha influenzato diverse espressioni artistiche: dall’adattamento cinematografico di Sally Potter con Tilda Swinton nel 1992, alle interpretazioni teatrali di Bob Wilson, sino al recente docufilm “Orlando, ma biographie politique” di Paul B. Preciado.
Per la sfilata di questa collezione, Bob Wilson ha collaborato alla scenografia e alla coreografia, creando un’ambientazione ispirata ai teatri anatomici, che richiama le atmosfere della direzione artistica di Gianfranco Ferré per Dior (1989-1996).
La collezione
L’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, verrà presentato “Her Dior”, un film di Loïc Prigent che ripercorre il decennio di Maria Grazia Chiuri alla guida della Maison. Un’opera che raccoglie interviste con artiste che hanno collaborato con la direttrice creativa, mettendo in luce le complessità e le evoluzioni della moda contemporanea.
La collezione Autunno-Inverno 2025-26 si sviluppa come un dialogo tra epoche e influenze. Sulla passerella, tra i dettagli curati da Bob Wilson, si alternano giacche con e senza corsetto removibile, camicie bianche arricchite da gorgiere e ruches (un omaggio all’Orlando maschile), crinoline lavorate con il motivo cannage e la iconica T-shirt “J’Adore Dior” resa protagonista sotto gli abiti. La versatilità della camicia si estende a bomber e trench in tessuti tecnici, mentre il velluto jacquard viene reinterpretato in chiave moderna.
“La moda è una forma di performance quotidiana. Presentarla attraverso chi ne fa una professione è stimolante”, afferma Chiuri, sottolineando l’importanza delle collaborazioni con coreografi e registi, come Wilson e, in passato, Sharon Eyal. Il suo approccio alla moda si nutre del confronto con artisti di diverse discipline, creando un dialogo costante tra moda e altre forme d’arte. Perché oggi, più che mai, aprirsi a nuovi orizzonti è una necessità.