Il 2024 si conclude con un trionfo per la Pinacoteca di Brera, che segna un importante traguardo superando i 545.000 ingressi. Un risultato straordinario, che rappresenta un incremento del 14% rispetto all’anno precedente e un aumento del 12% dei ricavi.
Parte di questo successo è legato all’attesa apertura di Palazzo Citterio, che ha subito attirato l’interesse del pubblico. In soli 16 giorni, lo spazio ha registrato 11.540 visitatori, raggiungendo ogni giorno la capienza massima di 800 ingressi. Numeri che confermano quanto Brera sia ormai diventata un punto di riferimento nel panorama culturale internazionale.
Palazzo Citterio: un gioiello che torna alla città dopo oltre 50 anni
L’8 dicembre 2024 sarà ricordato come una data storica per Milano: dopo oltre mezzo secolo, Palazzo Citterio ha finalmente aperto le sue porte, completando il progetto della “Grande Brera”.
Il palazzo, completamente restaurato, ospita oggi le prestigiose collezioni Jesi e Vitali, con oltre 200 opere di grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea. Nomi del calibro di Carrà, Morandi, Boccioni, Modigliani, Picasso e Braque trovano finalmente la loro casa ideale in questo spazio rinnovato, che unisce storia e modernità in modo armonioso.
Ma non è tutto: Palazzo Citterio ha inaugurato anche tre mostre che hanno subito riscosso grande successo. La spettacolare installazione digitale “Renaissance Dreams: La Pittura” di Refik Anadol ha affascinato il pubblico con la sua capacità di unire tecnologia e arte. A questa si aggiungono le esposizioni “La Grande Brera. Una comunità di arti e scienze”, curata da Luca Molinari, e “Mario Ceroli. La forza di sognare ancora”, ideata da Cesare Biasini Selvaggi.
«La Grande Brera è un polo culturale globale»
L’entusiasmo per i risultati raggiunti è palpabile anche nelle parole del direttore generale Angelo Crespi, che guida la Pinacoteca, la Biblioteca Braidense, Palazzo Citterio e, dal dicembre scorso, anche il Cenacolo Vinciano.
«Il bilancio di quest’anno è estremamente positivo. La Grande Brera è ormai riconosciuta come un polo culturale di rilevanza internazionale», ha dichiarato Crespi.
Un’ulteriore conferma arriva dalla stampa estera: il New York Times ha inserito la Grande Brera tra le 52 mete da visitare nel 2025. E i numeri parlano chiaro. Sommando i visitatori della Pinacoteca e quelli del Cenacolo Vinciano, il polo culturale ha raggiunto quasi 1,1 milioni di visitatori nel corso del 2024.
Anche la Biblioteca Braidense vola verso numeri record
Anche la Biblioteca Braidense, parte integrante del progetto della Grande Brera, ha registrato risultati sorprendenti. La mostra “La Grande Brera in Braidense”, inaugurata il 12 dicembre, ha attirato oltre 16.000 visitatori in meno di un mese. Si tratta di uno degli eventi più visitati degli ultimi anni, a dimostrazione dell’interesse crescente verso questa storica istituzione che riesce a unire tradizione e innovazione.
Con risultati così incoraggianti, la Grande Brera guarda al futuro con entusiasmo. Il 2025 si preannuncia un anno ricco di eventi e progetti che continueranno a rafforzare il legame tra arte, cultura e innovazione.
L’obiettivo è chiaro: rendere Brera un punto di riferimento globale, capace di offrire ai visitatori un’esperienza unica che spazia dai capolavori del passato alle più moderne sperimentazioni artistiche. Un progetto ambizioso che punta a consolidare Milano come una delle capitali culturali del mondo.