Recentemente, Montenapoleone è stata incoronata come la via del lusso più costosa al mondo, un fatto che ha catturato l’attenzione mediatica e riacceso il dibattito sul futuro e sull’evoluzione di questa celebre via.
In un’intervista rilasciata a Corriere della sera Ippolito Edmondo Ferrario, scrittore nonché proprietario di alcuni immobili in via Sant’Andrea che in passato ospitavano la galleria d’arte di famiglia e adesso affittati ai grandi brand del lusso afferma: «C’è un punto che mi lascia perplesso e che mi sembra fuori dal tempo: ovvero che le auto debbano continuare a entrare nel Quadrilatero perché altrimenti le attività potrebbero risentirne dal punto di vista degli affari. A me sembra una follia anacronistica».
in esclusiva per ilLo scrittore è quindi, favorevole ad una pedonalizzazione del Quadrilatero «dove ormai è difficile muoversi anche in motorino: è quasi impossibile parcheggiare, perché gli spazi riservati agli scooter non sono sufficienti».
Nella parte finale dell’intervista, Ippolito Edmondo Ferrario commenta il traguardo ottenuto dalla via: «È un segnale positivo, è bene che le grandi griffe scelgano questa zona. Tuttavia, bisogna essere cauti: una crisi del settore del lusso potrebbe avere ripercussioni sul mercato immobiliare. Forse il mio è un pensiero un po’ nostalgico, ma ricordo quando via Sant’Andrea era la strada degli antiquari, mentre oggi ospita solo boutique di moda. Le vie del lusso, in un certo senso, hanno perso parte della loro identità originaria».
Sinonimo di moda e lusso, in questi anni Via Montenapoleone ha scalato costantemente la classifica, raggiungendo per la prima volta il secondo posto nel 2023. Negli ultimi 12 mesi, però ì, i canoni sono aumentati dell’11% (+30% negli ultimi due anni), raggiungendo i 20mila euro al mq all’anno, poco superiori ai 19.537 euro mq/anno della Upper 5th Avenue a New York, stabile da due anni.
Oltre alla continua forte domanda dei retailer in un contesto di offerta limitata, Via Montenapoleone ha anche beneficiato dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense.