Conferenze, talk, laboratori, visite guidate e concerti: il Museo Bagatti Valsecchi celebra i suoi 30 anni di apertura al pubblico con il programma di eventi intitolato Museo oltre i confini. Il format promette di coinvolgere i cittadini di tutte le età in attività estese all’intero territorio milanese, dal centro alle periferie, consolidando anche il rapporto con i visitatori affezionati.
Storia
Negli anni Ottanta del XIX secolo, nel centro di Milano, tra via Gesù e via Santo Spirito, i fratelli nobili Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi decisero di rinnovare la residenza di famiglia ispirandosi allo stile del Rinascimento lombardo.
Cominciarono quindi a raccogliere opere d’arte e manufatti risalenti al Quattrocento e al Cinquecento, e in circa vent’anni trasformarono la casa in uno spazio unico. All’ingresso, posero un’iscrizione latina che ancora oggi accoglie i visitatori: *Amicis pateo aeternumque patebo*, ovvero, “Sono aperta agli amici e sempre lo sarò.”
Alla scomparsa di Fausto e Giuseppe, la dimora rimase abitata dai loro discendenti fino al 1974, anno in cui decisero di donare le collezioni a una Fondazione. Il palazzo stesso venne ceduto alla Regione Lombardia, con l’accordo che le raccolte sarebbero state esposte in comodato perpetuo e gratuito negli storici appartamenti del piano nobile, per mantenere l’integrità dell’ambiente voluto dai due collezionisti.
Il 22 novembre 1994, il Museo Bagatti Valsecchi aprì così le sue porte al pubblico per la prima volta.
I festeggiamenti sono resi possibili con il sostegno di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano e della Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza.