Milano celebra Elio Fiorucci. Da domani, mercoledì 6 novembre, al 16 marzo 2025 Triennale Milano presenta la mostra ‘Elio Fiorucci’, a cura di Judith Clark con progetto di allestimento di Fabio Cherstich. L’esposizione – in assoluto la più grande e ricca di opere e documenti mai dedicata a questa figura unica – vuole restituire le differenti dimensioni creative dell’imprenditore, cool hunter, fondatore dell’omonimo marchio che a partire dagli anni Sessanta ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia.
Il suo negozio di Milano è stato un luogo di culto, di incontro e connessione con le avanguardie straniere, quello di New York, del ’76, il place to be per intellettuali ed artisti come Basquiat, Keith Haring che farà il restyling dello store di via Passerella con i suoi graffiti e Andy Warhol, che scelse Fiorucci, sulla 59th tra Lexington e Park Avenue, per presentare il suo magazine “Interview”.
«La mostra rende giustizia e meriti a Elio Fiorucci, anche meriti che non sempre gli sono stati riconosciuti a cospetto di grandi nomi della moda italiana», ha dichiarato Alessandro Pisani, ceo del marchio omonimo, oggetto di un piano di rilancio firmato dall’imprenditrice svizzera Dona Bertarelli. «Fiorucci appartiene a tutti e l’idea di renderlo fruibile anche a generazioni che non hanno avuto la fortuna di viverlo è un’opportunità enorme».
«Milano, grazie a Fiorucci, è stata per almeno due decenni uno dei magneti delle idee più avanzate della cultura giovanile internazionale e la culla delle contaminazioni più fertili e audaci non solo tra moda, design, arte visiva e pubblicità, ma anche tra cultura e commercio», ha affermato Boeri. «Invadendo di colori e forme la Milano cupa degli anni Settanta e poi esportandola sua cometa cromatica nel mondo, Elio Fiorucci ha dato alla sua città il regalo di un primato nella creatività internazionale»