Come riportato sul Corriere Della Sera da Francesco Bertolino e Daniela Polizzi, i grandi investitori guardano con interesse a Dolce & Gabbana. Alcuni fondi sovrani e di private equity avrebbero infatti manifestato interesse a entrare nel capitale del gruppo del lusso con una quota di minoranza. Tra questi figurano il fondo sovrano di Singapore GIC, già azionista di Moncler, e la Qatar Investment Authority, che attraverso la holding Mayhoola dei reali di Doha possiede già il marchio Valentino. Anche altri importanti fondi asiatici sarebbero in attesa, inclusa la Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita.
Diverse banche d’affari stanno esaminando il dossier, vista la rilevanza dell’operazione. L’amministratore delegato Alfonso Dolce ha dichiarato che, sebbene i tempi non siano ancora maturi, l’azienda non esclude l’ipotesi di aprire il capitale. Dolce & Gabbana aveva già espresso interesse per un partner finanziario che rispetti i valori etici dell’azienda e sostenga una crescita equilibrata. La scelta potrebbe quindi cadere su un fondo sovrano, che generalmente adotta un approccio più passivo e a lungo termine, ponendo minori richieste di governance e di uscita rispetto ai fondi di private equity.
Questo interesse arriva in un momento di espansione per il gruppo, che raccoglie ora i frutti degli investimenti nella rete di negozi negli Stati Uniti, Medio Oriente e Cina, e delle nuove iniziative immobiliari. Nel 2023 Dolce & Gabbana ha infatti annunciato l’ingresso nel settore del real estate con tre grandi progetti a Miami, Marbella e in Arabia Saudita. In Florida il progetto prevede la realizzazione di 259 residenze e di un hotel a cinque stelle all’interno del grattacielo 888 Brickell; in Spagna, invece, sorgeranno 92 appartamenti con vista sul Mediterraneo. Conclusa la fase degli investimenti, la società si appresta a dare avvio alle vendite, che dovrebbero garantire importanti ritorni economici.
Al 31 marzo, Dolce & Gabbana ha chiuso l’anno fiscale con ricavi pari a 1,871 miliardi di euro, in crescita del 17%, e un margine operativo lordo di 80,5 milioni di euro. Il settore della moda e della casa rappresenta il 72% del fatturato complessivo, mentre il comparto bellezza ha registrato un significativo incremento, sfiorando i 500 milioni di euro.